Dopo le mobilitazioni di Genova, Firenze e Pisa il 20 dicembre a Roma è prevista una manifestazione dal Colosseo al Campidoglio alle ore 17:00 per difendere il trasporto pubblico contro le privatizzazioni, per le assunzioni del personale viaggiante.
Dopo la protesta dei lavoratori che nelle settimane scorse hanno incrociato le braccia contro gli straordinari, per questo invitiamo tutte le associazioni/comitati e attivisti a sostenere la lotta di questi lavoratori (quasi tutti precari), contro la politica dell’amministrazione comunale di Roma, che propone come unica soluzione la svendita di ATAC, invece di mettere mano ad un serio piano di risanamento che tuteli il servizio pubblico e i cittadini.
In questi anni abbiamo assistito ad una costanze mala gestione, esclusivamente attribuibile alla politiche di precarizzazione dei lavoratori e processi di ristrutturazione che di fatto hanno contribuito solo al peggioramento del trasporto pubblico cittadino e delle condizioni di lavoro dei dipendenti.
Quella dei lavoratori dei trasporti è una mobilitazione che difende, insieme alla loro vita e dignità, un servizio essenziale per fasce di popolazione già colpite duramente dalla crisi economica, per il diritto ad una mobilità sostenibile e efficiente.
Sul fronte politico assistiamo al solito gioco delle tre carte, nel quale non dobbiamo cadere, giocano a nascondere le comuni responsabilità, indicando sempre il livello più alto di decisioni: i Comuni la Regione, la Regione il Governo centrale, il Governo delle grandi intese la rigidità dei “trattati europei” della Commissione Europea, che esautorano i parlamenti nazionali, in pratica proseguono irresponsabilmente a votare i processi di ristrutturazione contro i quali oggi i lavoratori scendono in piazza.
Nascondendosi dietro l’ideologia dell’insostenibilità dei costi, vogliono privatizzare tutto, dall’acqua ai trasporti alla scuola alla sanità e cioè sottrarre i servizi essenziali per la comunità. Se ci sono privati che vogliono i servizi pubblici è chiaro che producono profitti e se oggi non li producono è proprio perché si vogliono vendere ai privati e si creano chiare situazioni di crisi.
L’unica via d’uscita da una situazione che si fa ogni giorno di più insostenibile è l’unificazione delle lotte, di tutti i soggetti colpiti dalla crisi per creare quella massa critica in grado di bloccare queste politiche da giunte locali e governi nazionali al servizio della TROIKA EUROPEA. Venerdi in piazza tutti uniti – autisti – macchinisti – interinali – pendolari – studenti – lavoratori !!!
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