Dopo essersi concentrati ai cancelli della centrale, i lavoratori della Tirreno Power, sequestrata dalla magistratura per l’inquinamento e l’alta mortalità riscontrata sul territorio circostante, hanno dato vita ad corteo per le vie di Vado Ligure fino al Comune. C’è rabbia sia tra i dipendenti diretti della centrale, ma anche tra quelli delle ditte appaltatrici, che si sono trovati senza lavoro. Da oggi infatti più di 250 lavoratori dell’indotto, dalla CNT, alla Sambin, dal MIB alla Guerrini sono rimasti a casa. Presenti al corteo anche i lavoratori delle altre fabbriche in crisi della zona TRI, Terminal Rinfuse Italia, una delegazione della Bombardier e del Reefer Terminal, che si sono aggregati al corteo.
Ai dipendenti delle aziende dell’indotto è arrivato il comunicato da Tirreno Power che sospende tutti gli appalti a partire da oggi. Per i lavoratori diretti della centrale, attualmente, è in atto un piano di smaltimento delle ferie, che gli consentirà di avere lavoro fino al 25 di marzo. Dopo tale data, nel quale è previsto un nuovo incontro in Prefettura, si aprirà l’interrogativo del ricorso agli ammortizzatori sociali. L’incuria dei padroni si ripercuote così sia sul lavoro che sulla salute.
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