Alla Cassa Ragionieri sfuggono “alcuni particolari” nelle dichiarazioni rilasciate all’agenzia Adr Kronos del 22 maggio a proposito dello sgombero della signora Anna, una ottantene abitante da 50 anni in via Somalia 214 contro il cui sfratto ha provato ad opporsi un picchetto popolare dell’Asia-Usb.
Ed è la stessa Asia-Usb, attraverso il suo responsabile Angelo Fascetti a replicare alle notizie diffuse dalla Cassa Nazionale Ragionieri, proprietaria dell’immobile dalla quale è stata sfrattata ladonna ottantenne. “Non è falsa la ricostruzione fornita da Asia-Usb e lo dimostreremo con documenti oggettivi. Sarebbe utile lo faceste anche voi per risponderci” afferma Fascetti in un comunicato.
Cassa ragionieri afferma che : “…la signora ottantenne era a tutti gli effetti una occupante abusiva…non aveva pagato i canoni di locazione ed aveva in corso due procedimenti di rilascio, uno per morosità e uno per finita locazione…”. Assolutamente falso. E per quanto detto ci si riserva di agire nella sede opportuna.
Invero, la signora aveva un procedimento per finita locazione con sentenza di primo grado impugnata e pendente dinanzi la Corte di Appello di Roma. L’ udienza si è tenuta il 29.04.14 proprio per decidere la sospensione della esecuzione della sentenza. Siamo disponibili a fornire il documento che lo prova.
Anzi, in quell’udienza proprio l’avvocato di Previra spa, ormai cessata di esistere, già procuratrice di Cassa Ragionieri si è impegnato, dinanzi la IV sez. della Corte di Appello di Roma in composizione collegiale, dichiarando e mettendo a verbale che in merito all’appartamento della signora sito in via Somalia: “…non è iniziata la procedura di rilascio né verrà nelle more intrapresa…”. Possimo fornire anche in questo caso il documento che lo prova.
Quindi, non solo non esiste alcuna procedura per morosità, visto che sono quasi 50 anni che l’inquilina ottantenne paga un regolare canone di locazione, ma si erano impegnati a non eseguire lo sgombero.
Ora andiamo a sviscerare lo sgombero che cosi come sostiene CNPR è stato effettuato: “…per l’immediata e temporanea liberazione al fine di consentire alla proprietà di effettuare i necessari lavori per porre rimedio allo stato di pericolo di crollo…Non corrisponde dunque al vero che le ordinanze di Roma Capitale abbiamo dichiarato pienamente agibile lo stabile…”. Alleghiamo le due determinazioni dirigenziali che lo provano: la prima del 7 maggio 2012 e la seconda del 4 marzo 2013. Chiunque potrà leggerle per farsi un’idea.
Ci si chiede se lo sgombero è temporaneo e finalizzato ad eseguire i lavori urgenti, allora perché gli inquilini hanno ricevuto 20 mila euro tramite assegno circolare per lasciare gli immobili in modo definitivo? Avete voi il documento che lo prova.
Qualcuno degli organi vigilanti ora indagherà di chi erano i soldi, a quale titolo e perché sono state pagate tali somme?
Ora si utilizzerà quelle forze dell’ordine con la stessa solerzia per comprendere perché si aveva così fretta di liberare il palazzo a suon di euro e non si è proceduto a fare quanto prevedevano le determinazioni del Comune di Roma?
Signori ricordate che una volta ristrutturato il palazzo “la signora ottantenne” ritornerà nel proprio appartamento, per passarci il resto della propria vita.
Perché lo ricordate che lo sgombero è stato fatto “..per effettuare i necessari lavori per porre rimedio allo stato di pericolo di crollo…” ? Non per altro.
Ora dopo aver attentamente letto le due determinazioni dirigenziali potrete capirete dove sta la verità, compreso il principio due pesi e due misure in questo strano paese: forti con i deboli e deboli con i forti.
Ebbene, si può comprendere il dolore di chi, in questa povera Italia si deve scontrare con persone come la “ottantenne signora”, …che purtroppo e per fortuna … ha una dignità da vendere….e non da svendere ….
Riportiamo in allegato le Determinazioni di Roma Capitale del 2012 e del 2013.
Roma_Capitale_-_Determinazione_Dirigenziale_del_07_05_2012__2_.pdf (129.4 KB); Roma_Capitale_-_Determinazione_Dirigenziale_del_04_03_13.pdf (112.1 KB);
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