9 settembre 2011: il Partito democratico organizzò a Genova, alla Festa nazionale sui trasporti, un dibattito con Moretti. I familiari delle Vittime della strage ferroviaria di Viareggio chiesero al responsabile dell’iniziativa di annullare l’invito. A Moretti non si può rinunciare… rispose.
Il dibattito non si tenne per la contestazione all’Ad di ferrovie che di “responsabilità” ne ha da vendere: da quelle di Viareggio del 29 giugno 2009 a quelle del trasporto pendolari, da quelle sull’Alta velocità a quelle delle morti sui binari … fino alle infelici esternazioni alle quali ci ha abituati in questi anni. Fare a meno di Moretti, come responsabile di una politica che in ferrovia ha causato lutti, disastri e disagi, era doveroso e necessario.
Per quella ‘contestazione’, Moretti querelò Riccardo, tra l’altro negando poi la querela.
La storiella delle “ingiurie” a Moretti è stata, per le ferrovie, l’elemento forte del licenziamento di Riccardo. Ora che la montatura è stata archiviata dalla magistratura, cosa dicono ferrovie, istituzioni, sindacati, che hanno voluto supinamente credere a Moretti?
Dovrebbero fare, almeno, una salutare e profonda autocritica e rivendicare loro, anche se troppo tardi, la reintegrazione di Riccardo. Le persone oneste, quando sbagliano, rimediano.
Il Giudice per le indagini preliminari (Gip) di Genova ha accolto la richiesta di archiviazione del Pubblico ministero (Pm), disponendo l’archiviazione del procedimento a carico di Riccardo. Il Pubblico ministero aveva formulato la richiesta di archiviazione il 13 giugno 2013.
Il 4 luglio 2013, l’avvocato di Moretti, sig. Emilio Ricci, depositava al Tribunale di Genova l’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione.
Il 2 maggio 2014, il Gip, con ordinanza di archiviazione, ha scritto: “ … non si verificarono significativi episodi di violenza … nell’occasione non vi fu alcuna ingiuria o minaccia da parte di Antonini verso Moretti”. “Pertanto appare infondata la denuncia querela sia sotto il profilo dell’inesistenza degli elementi costitutivi del reato di violenza privata … sia sotto il profilo del reato di diffamazione, atteso che nessuno ha ascoltate le ingiurie pronunciate all’indirizzo di Moretti da parte dell’indagato …”. “ … per questi motivi debba accogliersi la richiesta di archiviazione del Pm e ne dispone l’archiviazione del procedimento”.
La denuncia querela presentata da Moretti il 6 ottobre 2011 contro Riccardo è stata, così, smentita, come sono stati smentiti i testimoni di Moretti al processo a Lucca per la sua reintegrazione: 4 testimoni della “protezione aziendale” tra cui l’addetto stampa sig. Federico Fabretti, l’autista e altri giunti per l’occasione da Milano e Bologna per predisporre la scorta a Moretti.
Due doverose informazioni. La prima su quanto dichiarato dalle Ferrovie dello Stato il 7 novembre 2011, giorno del licenziamento: “Contrariamente a quanto riferito da alcuni organi di informazione e al fine di ristabilire la verità dei fatti, si precisa che il sig. Antonini è stato destinatario del provvedimento di licenziamento in particolare per le gravi ingiurie e i pesanti insulti rivolti direttamente all’Ad Moretti, nel corso di un dibattito pubblico …”.
La seconda su quanto dichiarato dall’Ufficio stampa Fs a firma dei sigg. Scheggi Flavio e Federico Fabretti,: “… Inoltre, in modo particolare, si precisa che Mauro Moretti, al contrario di quanto riportato, non ha formulato alcuna querela nei confronti di Antonini”.
Sintesi: ogni commento è puramente superfluo…
25 maggio 2014 – Associazione “Il mondo che vorrei”
– Assemblea 29 giugno
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