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Ast Terni. L’assemblea decide di andare a Orte e sull’A1

Dopo la riunione dei sindacati con l’azienda e il governo, ieri al ministero dello sviluppo (Mise), oggi i lavoratori sono stati informati dell’evoluzione della trattativa. Ma non deve essere piaciuta molto. L’amministratore delegato Lucia Morselli non ha infatti presentato alcuna proposta differente dal “piano industriale” che prevede ben 550 esuberi e la chiusura di uno dei due altoforni.

“Se il piano della Ast rimane così com’è, si va alla rottura”, ha detto il segretario nazionale della Fiom, Rosario Rappa. Morselli non ha presentato oggi “nulla di nuovo, tranne alcune precisazioni sugli investimenti: si tratta di 150 milioni in quattro anni e per la prima volta è stato quantificato il trasferimento della linea di Torino, che varrebbe 30-40 milioni di euro”.

Ore 18 ThyssenKrupp fa sapere che starebbe pensando di “cambiare strategia”. Il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, durante un’audizione al Senato, ha espresso “ottimismo” per le sorti dell’Ast. «Ho parlato recentemente con l’ad Lucia Morselli che mi ha trasmesso la convinzione che non avevo e che considero un fatto nuovo e positivo: la scelta dei tedeschi di abbandonare il settore dell’acciaio è in corso di revisione». La partita europea «sull’acciaio inossidabile infatti tende a riaprirsi in una situazione in cui il principale competitor sta uscendo» dal settore.

Ore 17    Gli operai dell’Ast hanno liberato l’Autostrada del Sole che avevano occupato nella tarda mattinata di oggi. I sindacati sono stati convocati per domani mattina, giovedì 13 novembre, al ministero dello Sviluppo economico. E’ stata così anticipata la riunione che era in programma martedì prossimo. I sindacati hanno ricevuto una convocazione verbale in seguito alla quale gli operai hanno deciso di liberare l’Autosole.

Ore 16 Prosegue il blocco. L’assemblea sull’autostrada sta discutendo su come organizzare la giornata del 14 anche a Terni, facendo dello “sciopero sociale” una scadenza meno vaga e più “incardinata” sulla crisi della prima industria della regione Umbria.

Ore 15 Tutto fermo e tutti fermi. I sindacati Cgil-Cisl-Uil hanno provato a proporre ai lavoratori l’abbandono del blocco dell’austrada in cambio della promessa, da parte aziendale, di un “incontro anticipato” (al 18 novembre) rispetto alle date già decise. Il rifiuto dei lavoratori è stato netto. La polizia non è riuscita a far defluire la colonna di automobilli ferma in prossimità del casello. L’unico modo di aggirare la lunghissima fila è di uscire ad Orvieto, per chi proviene da nord, oppure da Magliano Sabina, se si viene dalla capitale. In ogni caso decine di chilometri da percorrere su stade provinciali. La determinazione dei lavoratori – continuano ad affluire da Terni e dal circondario, con arrivo anche dei “mezzi di sussistenza” – è tale da sconsigliare per ora qualsiasi intervento repressivo. Sembra evidente che siano in attesa che sbollisca la rabbia, contando magari su altri scrosci di pioggia. Ma è persino uscito il sole…

Il tentativo di un’auto di forzare il blocco:

Ore 14.20 In assenza completa di indicazioni provenienti dai vertici sindacali, i lavoratori proseguono l’occupazione della sede autostradale. La polizia sta cercando di far costruire un varco tale da far passare comunque le automibili ferme in fila. Operai dell’Anas, a una certa distanza dal presidio e protetti dalla polizia, stanno rimuovendo le barriere per far uscire le macchine dallo svincolo e farle rientrare subito dopo, aggirando il grande concentramento di lavoratori. Che va crescendo col passare dei minuti, visto che stavolta non c’è stata alcune organizzzione sindacale ma una corsa soggettiva, con mezzi propri.

Ore 13.30 Un migliaio di lavoratori dell’Ast sta occupando entrambe le corsie di marcia dell’austostrada del Sole, all’altezza dello svincolo di Orte. Sotto una pioggia battente, la situazione è per il momento traquilla. La polizia controlla a distanza, ma a quanto pare non ha ancora ricevuto disposizione per intervenire.

Ore 12.25: Orte Al casello autostradale di Orte stanno cominciando ad affluire le forze dell’ordine e le prime auto dei lavoratori.

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“Si va immediatamente ad Orte!” Questa la decisione presa al termine dell’assemblea, intorno alle 11.40 di oggi, degli operai dell’acciaieria ternana riuniti davanti ai cancelli di viale Brin per discutere del deludente incontro di ieri al Mise. Un’assemblea affollata, circa un migliaio di persone, e tesa durante la quale si è deciso di andare ad occupare la sede autostradale di Orte, come già successo qualche mese fa. Gli operai raggiungeranno il casello di Orte con mezzi propri.

Alle 12 decine di auto si sono messe in marcia.

Intanto proseguirà lo sciopero, in corso ormai da tre settimane. Claudio Cipolla della Fiom, ha spiegato che oltre allo sciopero proseguiranno i presidi in atto e nuove iniziative verranno concordate con i sindacati nazionali.

da http://www.terninrete.it

Presumibilmente si cercherà di manifestare al casello, creando più problemi possibile alla circolazione autostradale, in modo da impegnare i media a dar notizia della situazione.

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