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La governance autoritaria della Tper. Trasferiti d’imperio 60 autisti da Ferrara a Bologna

La TPER (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna) è la società di trasporti pubblici nata il 1° febbraio 2012 dalla fusione dei rami-trasporto di ATC, azienda di trasporti su gomma di Bologna e Ferrara, e FER, società regionale ferroviaria. Gli azionisti di TPER sono la Regione Emilia-Romagna (46,13% delle quote), il Comune di Bologna (30,11%), la Provincia di Bologna (18,79%), l’Azienda Consorziale Trasporti ACT di Reggio Emilia (3,06%), la Provincia di Ferrara (1,01%), il Comune di Ferrara (0,65%) e le Province di Mantova, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini (con lo 0,4% delle quote ciascuna). TPER si posiziona al sesto posto per fatturato tra gli operatori di trasporto passeggeri in Italia ed è la più grande azienda dell’Emilia-Romagna per numeri e volumi di servizio nel settore del trasporto pubblico di persone. Il valore della produzione annua della società – in cui operano oltre 2.500 dipendenti – è di 236 milioni di Euro. Ma questo quadro lusinghiero della società di trasporti, viene smentito dai fatti. La Tper , per motivi di bilancio, infatti ha svenduto ai privati, a prezzi stracciati, 111 autobus acquistati con i soldi pubblici ed ha annunciato il trasferimento coatto sul servizio di Bologna di 40 tranvieri ferraresi, mettendo in ginocchio 40 famiglie. Interpellata dal sindacato, oggi la Giunta Comunale di Bologna, nell’ammettere di non essere neppure stata avvisata di questa vendita da Tper, difende queste scelte e liquida le minacce di Tper ai lavoratori ferraresi con 20 secondi di commento sulla “attenzione che ha Tper ai problemi dell’occupazione…”. Alcune decine di tranvieri, presenti alla discussione, hanno urlato forte la loro protesta e il loro sbalordimento di fronte all’atteggiamento vergognoso dell’Assessore Colombo, autore della offensiva risposta alle domande sul futuro dei colleghi ferraresi.

Si buttano soldi pubblici ‘regalando’ autobus efficienti ai privati/amici e si scaricano sul personale – e sul servizio pubblico – le presunte difficoltà di bilancio di una azienda che appena pochi mesi fa ha annunciato in pompa magna di avere ottenuto un risultato di bilancio attivo.

In attesa dell’incontro che si terrà a Ferrara mercoledì con l’Agenzia AMI e gli Enti Locali ferraresi, di fronte all’atteggiamento inaccettabile di Tper e del Comune di Bologna, suo co-proprietario, partirà inevitabilmente la mobilitazione di tutta la categoria. Ancora una volta le loro follie le vogliono far pagare ai lavoratori e a tutti i cittadini.

 

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