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Pubblico impiego. Anche per i sindacati complici “basta un sì”

“Le organizzazioni sindacali complici CGIL-CISL-UIL corrono in soccorso del Governo nel rush finale della corsa al referendum, preparandosi ad un accordo sul rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici sulla base di una richiesta economica di 85 euro medi lordi a regime e di una revisione delle fasce di merito previste dalla Riforma Brunetta”, afferma Luigi Romagnoli, dell'Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego

“L'accordo che potrebbe essere raggiunto domani presso il Ministero della Pubblica Amministrazione è dichiaratamente elettorale – evidenzia Romagnoli – e viene fatto travalicando le regole sulla rappresentanza perché sono stati convocati solo i sindacati di comodo”.

Prosegue il dirigente USB: “L'aumento contrattuale chiesto da CGIL-CISL-UIL è nettamente inferiore anche alla sola inflazione maturata negli anni di blocco dei contratti. Non basta un pannicello caldo per mitigare gli effetti deleteri della Riforma Brunetta, che va totalmente abrogata”.

“L’USB ha inviato al Ministro Madia un telegramma di protesta e sicuramente non resterà a guardare mentre i sindacati concertativi usano i lavoratori pubblici per tenere a galla il Governo”, conclude Romagnoli.

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