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Roma. Giovedi inquilini case popolari in piazza sotto al Ministero di Lupi

Giovedi 12 marzo, gli inquilini delle case popolari tornano a manifestare sotto il Ministero delle Infrastrutture a Porta Pia (ore 15.00). La mobilitazione degli inquilini dell’11 dicembre 2014 scorso sotto il Ministero, aveva obbligato lo stesso dicastero a ritirare il decreto di vendita all’asta delle case popolari. Ma il governo Renzi (tranite i ministeri di Lupi, Padoan e Lanzetta) ha riscritto un nuovo decreto che è stato portato il 18 dicembre scorso all’esame della Conferenza Unificata (stato, regione e comuni) per il parere di competenza. Il nuovo testo, pur correggendo alcune assurde storture, continua sulla linea della cancellazione dell’edilizia pubblica e di attacco agli inquilini più poveri e ai senza titolo.

E’ stata cancellata la vendita all’asta ai prezzi di mercato per gli inquilini in regola con i criteri di permanenza nelle case, si applica quindi a L. 560/93 (valore catastale delle case), confermando la nostra obiezione che un decreto non può modificare la legge nazionale: ma chi non potrà acquistare verrà ‘spostato’ in altri alloggi. La permanenza nelle case viene garantita solamente agli ultra settantenni, a chi è malato terminale o ha disabilità totale.

Viene confermato che avranno priorità per le dismissioni i condomini misti e i palazzi degradati, quegli alloggi i cui oneri di manutenzione e/o ristrutturazione siano dichiarati insostenibili dall’ente. In pratica vogliono ‘ammollare’ agli inquilini immobili mai manutenuti e che non sono a norma di legge, facendogli credere che gli stanno facendo un regalo.

Rimane, invece, la vendita all’asta (che partirà dai prezzi di mercato) per tutti gli alloggi vuoti (che andrebbero assegnati a chi ha diritto) o per quelli occupati da inquilini in difficoltà con il pagamento dei canoni, dai senza titolo o da chi, magari per il fatto di avere nel nucleo familiare un figlio a carico che ha la fortuna di lavorare, supera anche di poco i limiti di reddito per la permanenza negli alloggi E.R.P.

L’ASIA-USB denuncia questo nuovo atto di ostilità contro gli inquilini delle case popolari e invita a continuare la mobilitazione: dobbiamo riuscire, unendoci tutti insieme come abbiamo fatto l’11 dicembre scorso, a ribaltare completamente la logica che vogliono imporci.

Le case popolari non si toccano, le case vuote vanno assegnate a chi è in emergenza abitativa; rifiutiamo ogni forma di deportazione e chiediamo con forza di mettere mano al degrado dei quartieri.

L’ASIA-USB chiama di nuovo tutti gli inquilini alla mobilitazione per la difesa delle case popolari, per sconfiggere i tentativi del governo di speculare sull’edilizia pubblica e di alimentare la guerra contro i più poveri. Invita gli inquilini ‘senza titolo’ ad organizzarsi per richiedere la regolarizzazione e il riconoscimento del diritto alla casa.

Dunque si torna a manifestare sotto il Ministero delle Infrastrutture a piazza di Porta Pia il 12 marzo alle ore 15,00.

All’incontro del l’11 dicembre scorso, avvenuto durante la manifestazione degli inquilini, i dirigenti del ministero e la segreteria di Lupi si erano impegnati a riconvocarci per farci conoscete in anticipo il testo riscritto e il piano di finanziamento per il recupero delle case popolari: ma non hanno rispettato gli impegni presi.

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