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Telecom. Information techonology o bad company?

Dopo la presentazione del nuovo assetto organizzativo del gruppo Telecom del 18/12/2014 e la costituzione della funzione Operations, con l’obiettivo di garantire l’ottimale gestione in ottica integrata dei processi tecnologici e di operations, forse molti si erano illusi del reintegro dell’informatica in una business unit del gruppo.

Purtroppo nei successivi incontri specifici del 11.02 e del 04.03, sulle prospettive industriali e organizzative di TI.IT, si sono evidenziate, contrariamente alle aspettative, le reali intenzioni aziendali: ovvero che al passaggio di attività significative verso le funzioni Network & TILab si aggiunge anche una “transumanza” di 173 lavoratori da TI.IT a Telecom Italia, tramite cessione individuale di contratto; di questi, 63 andranno verso Network, 82 verso funzioni commerciali e 28 in ambito Security di Telecom Italia. Contemporaneamente è previsto che 5 lavoratori, sempre con le stesse procedure, dovrebbero passare da funzioni di Network di Telecom Italia a TIIT.

Da tutto questo sembrerebbe trasparire la volontà di internalizzare, verso Network & TILab, le attività dei sistemi di gestione che hanno una stretta relazione con gli apparati di rete, al fine di migliorare l’operatività sia sulle performance di sviluppo che operative.

Ma allora stiamo parlando di un ritorno al passato ante 2010, quando si operò la cessione della funzione IT Operations in SSC s.r.l. (oggi TI.IT s.r.l.), con l’obbiettivo dichiarato di concentrare ”tutte le risorse necessarie all’erogazione dei servizi IT a beneficio di Telecom Italia”? Fu un errore o avevamo capito male?

E a questo punto, se TI.IT non rappresenta l’unica funzione informatica del gruppo Telecom, poiché all’interno di Telecom ci sono già delle linee che operano nel settore informatico, tra cui TI.LAB rappresenta la più grande, che ruolo strategico svolge TI.IT nel gruppo Telecom?

Inoltre, per quanto riguarda il Piano Industriale di TI.IT 2015-17, relativamente al contratto di servizio con Telecom Italia, si parla di un taglio drastico: dai 718 M€ del 2014, ai 653 M€ del 2015, 579 M€ del 2016 per finire ai 501 M€ del 2017.

Da qualche settimana sono iniziati infruttuosi colloqui per l’eventuale passaggio in Telecom Italia BUSINESS (TOP Client); i colleghi di TI.IT segnalati dai diretti responsabili, non rispondevano ai requisiti richiesti. Mentre i colleghi in possesso dei requisiti richiesti, nonostante la loro disponibilità, non sono stati chiamati.

Per questo chiediamo l’immediato rintegro di tutta l’informatica all’interno del perimetro di Telecom Italia, in quanto reale settore strategico per l’Azienda. Siamo contrari a processi di internalizzazione selettiva, che riducono TI.IT ad una Bad Company svuotata di attività e professionalità pregiate e senza alcun futuro industriale.

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