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Napoli. Mimmo, licenziato Fiat, è ancora sulla gru. Aspettando Renzi

Ha passato ancora questa notte sulla gru del cantiere che Renzi dovrebbe inaugurare sabato. Non molla Mimmo Mignano, l’ex operaio dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco (Napoli), che da lunedi protesta nel cantiere della metropolitana in piazza Municipio a Napoli, dove era salito con un altro ex lavoratore, portato giù ieri sera dai Vigili del fuoco con un’imbracatura dopo un attacco di panico. La polizia fino a ieri sera alle 23.00 impediva a chiunque di fargli arrivare l’acqua. Gli altri lavoratori e i compagni di Napoli, solidali con Mimmo, hanno dato vita ad un blocco stradale. Solo l’arrivo dell’assessore comunale Panini ha sbloccato la situazione consentendo di far arrivare a Mimmo Mignano acqua e coperte per la notte.
Mimmo, operaio licenziato per ritorsione dalla Fca (ex Fiat) di Pomigliano, sta attuando uno sciopero della fame e della sete, era stato licenziato a giugno dello scorso anno con altri quattro cassaintegrati del reparto logistico di Nola (Napoli). E’ intenzionato a continuare la protesta fino a quando ”le istituzioni non prenderanno l’impegno di far svolgere la causa in tempi rapidi”. Ai piedi della gru è tornato stamani anche l’ex operaio salito ieri sulla struttura che ha sottolineato che la legge prevede che in casi di licenziamento la causa si svolga in tempi brevi, in 40 giorni, mentre nel loro caso – ha spiegato – la prima udienza è fissata per il 21 maggio, undici mesi dopo il licenziamento.
L’assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Enrico Panini, ha incontrato i cinque lavoratori licenziati ed ha espresso loro, a nome dell’intera Giunta, la propria solidarietà e ”l’auspicio di una loro pronta reintegrazione, attesa la discussione della causa fissata per il 21 maggio”. L’assessore, inoltre, ha reso noto che il sindaco della Città metropolitana, Luigi de Magistris, ha convocato un’assemblea aperta per venerdi 15 maggio, con tutti i sindaci dell’area metropolitana per fare il punto sulle crisi in atto, sui problemi occupazionali e decidere una strategia comune. Il giorno dopo, sabato 16, a Napoli è atteso Renzi che dovrebbe inaugurare il cantiere dove c’è la gru dove rimane arrampicato Mimmo e tutte le realtà sociali e sindacali napoletano hanno annunciato una mobilitazione per contestare la visita di Renzi.

Qui di seguito un comunicato delle realtà di lotta napoletane:

RENZI A NAPOLI NON SI PASSA!
CORTEI, OCCUPAZIONI, INIZIATIVE DI SOLIDARIETA’ IN TUTTA LA GIORNATA! CREIAMO L’OPPOSIZIONE SOCIALE E POLITICA AL GOVERNO DELLA MACELLERIA SOCIALE!

Mentre il governo prepara la sua passerella per la giornata del 16 Maggio, un’intera città lotta contro la miseria dilagante imposta dalle misure antipopolari varate da Renzi. Sono state numerose le iniziative snodatesi in tutta la città.

Dalla mattina a piazza Dante giornata di lotta e controinformazione sul decreto Buona Scuola e contro le prove invalsi, boicottate dai numerosi studenti scesi in piazza. Forte la solidarietà da parte dei docenti. Il presidio si è poi mosso in corteo incontrandosi con i disoccupati organizzati, e sanzionando la sede dell’agenzia interinale della ManPower.

Gli stessi disoccupati sono partiti in corteo dopo l’occupazione del ministero del lavoro, per continuare la mobilitazione per la risoluzione di uno sbocco occupazionale, per un lavoro stabile e sicuro e per la garanzia di un salario. I due cortei si sono incontrati all’altezza di piazza Borsa proseguendo verso la prefettura.

Contemporaneaente una visita blitz di alcuni lavoratori durante la Giornata Nazionale della Previdenza, ha interrotto il convegno e il discorso finale del presidente dell’INPS Boeri che si stava tenendo in prefettura, con alcuni momenti di tensione contro i manifestanti.

Nel pomeriggio l’assemblea pubblica lanciata dalle realtà promotrici della manifestazione del 16 Maggio, dopo un breve intervento alla stazione della metro di Toledo, si è spostata in corteo in solidarietà all’iniziativa che da giorni il comitato cassintegrati e licenziati Fiat sta tenendo a piazza Municipio.

Qui da domenica notte il comitato di lotta cassintegrati e licenziati Fiat ha occupato la gru del cantiere della metro di piazza Municipio. Una battaglia che da mesi si sta tenendo contro il licenziamento politico subito dai 5 operai, per il reintegro immediato e contro il piano Marchionne e il Jobs Act del governo Renzi. Da ieri un operaio è rimasto solo sulla gru, determinato a non terminare l’iniziativa fino alla sentenza che il tribunale di Nola dovrebbe emettere nella giornata del 21 Maggio. Ad ora c’è una disposizione della questura di Napoli che non permette l’arrivo di cibo e acqua sulla gru, alimentando esclusivamente un clima di tensione. Una gruppo di operai e di solidali è presente dal pomeriggio per impedire questo abuso, e in serata blocchi stradali degli attivisti presenti al presidio hanno permesso l’arrivo delle borse con i viveri sulla gru.

In mattinata liberato e occupato un nuovo spazio nel quartiere di Montesanto. La campagna di riappropriazione degli spazi urbani “Scatto Matto” nasce all’interno di una zona diventata un ghetto a causa dell’impoverimento generalizzato causato dalle politiche del governo. Per questo l’occupazione nasce nella settimana della venuta di Renzi a Napoli, per ridare uno spazio alla cittadinanza e per promuovere la giornata di lotta del 16 Maggio.

RENZI IL 16 MAGGIO STATTE’ A CASA!
Una città intera si mobilita contro la macelleria sociale che il governo utilizza come ricetta alla crisi, interi e svariati settori sociali stanno organizzando l’opposizione a Renzi e alle politiche di austerity imposte dall’Unione Europea.

Oggi 12 Maggio a Napoli soffia forte il vento di una nuova resistenza.

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