Le molte lotte che attraversano l’Europa sul salario, la casa, il welfare e la libertà di movimento stanno aggredendo, da diversi lati, l’attuale attacco alle condizioni di vita e di lavoro. Tuttavia, di fronte alla dimensione transnazionale di questo attacco, esse devono affrontare il problema di come superare il loro isolamento e trovare priorità comuni. Le nuove forme di mutualismo e di auto-organizzazione locale si confrontano con le difficoltà dell’allargamento e della comunicazione con le lotte sul salario e sulle condizioni di lavoro e di vita. Le divisioni tra lavoratori a tempo indeterminato, determinato e disoccupati, tra migranti e locali, tra settori formali e informali creano ostacoli all’organizzazione di lotte vincenti dentro e fuori dai luoghi di lavoro, attraverso tutta la società. Mentre i sindacati, le associazioni e i movimenti concentrano le loro azioni soprattutto sul piano nazionale, la dimensione transnazionale del governo europeo della mobilità e del lavoro richiede la capacità di costituire un potere sulla stessa scala dell’attacco sferrato.
Di fronte a questa situazione, vogliamo costruire un processo verso uno sciopero transnazionale e sociale capace di creare connessioni, organizzazione, comunicazione transnazionale e forza tra le lotte sociali e sul lavoro. Lo sciopero sociale transnazionale parte dai limiti delle forme tradizionali di lotta e di organizzazione sindacale, e dalla perdita di potere che gli scioperi, anche se generali, hanno subito a causa della precarizzazione e della dimensione transnazionale della produzione. Lo sciopero indica una pratica e un processo di organizzazione che afferma la necessità di riportare il lavoro, in tutte le sue forme, al centro dell’agenda dei movimenti. Nello stesso tempo, la questione è come rendere lo sciopero sociale transnazionale un processo di organizzazione capace di estendere la scala dell’insubordinazione esistente e produrre nuove e più potenti lotte, dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Dopo l’assemblea a Francoforte dello scorso 19 marzo, vogliamo fare un passo avanti e incontrarci a Poznan il 2-3-4 Ottobre. La location offre l’opportunità di favorire la partecipazione a quei paesi dell’Europa orientale che si trovano al centro dell’attuale regime di sfruttamento e di promuovere uno scambio tra lotte sociali e sul lavoro attraverso i confini e le regioni. In una tre giorni di discussioni, assemblee e workshop vogliamo continuare a confrontarci sulle situazioni locali, condividendo esperienze e tattiche, e a discutere di come costruire una prospettiva politica capace di essere un punto di riferimento per le lotte esistenti e per quelle a venire. Come organizzare resistenze e rivendicazioni di fronte al carattere transnazionale della produzione? Come costruire un sapere comune sulle differenti condizioni? Come scioperare laddove i confini tra il dentro e il fuori dai posti di lavoro si stanno dissolvendo? Le rivendicazioni di un salario minimo, un welfare, un reddito e un permesso di soggiorno minimo europei possono funzionare come strumenti di organizzazione transnazionale e di connessione delle lotte già esistenti in diverse città e paesi dell’Europa e oltre? Come organizzarsi collettivamente contro la frammentazione e l’individualizzazione dei rapporti di lavoro? Come creare connessioni tra lavoratori «garantiti» e lavoratori precari? Come attaccare le condizioni sociali dello sfruttamento?
Chiunque sia interessato a costruire questo processo e a contribuire alla sua organizzazione è il benvenuto al meeting.
Programma:
Venerdì 2 Ottobre (tardo pomeriggio):
Introduzione
Tavola rotonda: sfide e possibilità di uno sciopero sociale transnazionale
Sabato 3 Ottobre:
– Plenaria iniziale
– Due sessioni di workshop (3 ore l’uno)
Domenica 4 Ottobre (fino al primo pomeriggio):
Report dei workshop e assemblea generale
Workshop:
Ciascuno può proporre e organizzare un workshop. Consigliamo di costruire i workshop con almeno tre gruppi già in una dimensione transnazionale. Ogni workshop dovrà essere introdotto da un breve testo. Chi vuole organizzare un workshop, mandi una mail a info.transnationalstrike@autistici.org. La scadenza per la preparazione dei workshop è il 7 Settembre 2015.
In linea con i contenuti del testo di convocazione, pensiamo che i workshop dovrebbero considerare alcuni temi generali come focus principale. Siamo interessati a discutere come le catene transnazionali della produzione e della distribuzione – e la loro combinazione con operazioni finanziarie – hanno trasformato la produzione e, quindi, come le lotte sul lavoro e gli scioperi debbano essere ripensati, compreso cosa significhi oggi organizzarsi all’interno e all’esterno dei luoghi di lavoro. Pensiamo sia fondamentale affrontare il ruolo del lavoro migrante e della mobilità, il problema della precarietà e della disoccupazione e le trasformazioni del sistema di welfare come parte dell’organizzazione transnazionale del lavoro. Infine, crediamo sia un obiettivo importante del meeting discutere ed elaborare possibili rivendicazioni comuni. Intendiamo queste rivendicazioni più che come semplici rivendicazioni, come strumenti per organizzarsi e per promuovere una comunicazione transnazionale laddove lo sfruttamento e il comando producono divisioni e gerarchie.
Chi pensa di partecipare al meeting è pregato di mandare una mail all’indirizzo info.transnationalstrike@autistici.org entro il 20 Settembre per aiutarci a organizzare il pernottamento e i pasti. La principale lingua di comunicazione sarà l’inglese, ma cercheremo di offrire traduzioni in altre lingue e per questo chiediamo di annunciare in anticipo se ci sarà bisogno della traduzione.
da http://www.inventati.org/cortocircuito
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