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Sciopero 2 ottobre: cedono i complici, l’Usb conferma

Graintici e rocciosi nella difesa dei lavoratori, davvero! La maggioranza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del trasporto pubblico locale di Roma (Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Sul e Uil Trasporti) ha accolto velocemente e senza problemi l’invito della Prefettura a differire lo sciopero di venerdì 2 ottobre.

Al contrario, l’Unione sindacale di base non ha firmato l’intesa e confermato la mobilitazione. Il vertice di stamattina con la Prefettura e l’assessore ai trasporti di Roma Capitale – si doveva discutere della vertenza dei dipendenti di Roma TPL scarl (contributi non pagati e stipendi fermi ad agosto) – ha visto la diciamo così “mediazione”del prefetto Franco Gabrielli, oltre che la presenza dell’assessore ai Trasporti e alla Mobilità, Stefano Esposito, e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti in azienda.
Una massa di rassicurazioni verbali, senza alcun impegno concreto, che però ha “convinto” i soliti complici a disdire ogni mobilitazione.
Della resistenza di Usb è rimasto sorpreso il quasi nuovo assessore ali trasporti, quello Stefano Esposito, senatore Pd, che si è costruito una dubbia fama come nemico giurato del movimento No Tav, ma anche sfiorato da qualche sospetto non proprio commendevole (vedi https://contropiano.org/politica/item/33089-esposito-lazzaro-foietta-e-ferrentino-tutta-una-grande-famiglia). “I sindacati, tranne Usb, hanno firmato il verbale per il differimento – ha detto Esposito alla fine – . E’ un atteggiamento di responsabilità da parte delle sigle sindacali. Sto lavorando pancia a terra al 150% e ringrazio il prefetto Gabrielli. Domani sarà una giornata difficile, i disagi rischiano di essere pesanti. L’Usb, una sigla sindacale che sembra un partitino extraparlamentare, che fa sciopero ogni 15 giorni, ha deciso di portare avanti lo sciopero di 24 ore”.
Come avrebbe detto Josè Dolores (Queimada), parafrasando un po’: “se ti arrabbi tanto, vuol dire che ho ragione”.

Di seguito il comunicato dell’Usb:

Confermato lo sciopero di 24 ore indetto dall’Unione Sindacale di Base per domani, 2 ottobre, in tutto il trasporto pubblico della capitale (Atac e Consorzio Roma Tpl: bus, tram, metropolitana e ferrovie concesse) ed in Ama.
Nei trasporti lo sciopero rispetterà le consuete fasce di garanzia: inizio servizio/8.30 e 17.00/20.00.
L’USB, ricordando l’obbligo ad una corretta informazione in merito allo sciopero, ritiene scontato l’ennesimo differimento da parte delle altre sigle sindacali, che come al solito si sono accontentate delle parole dell’assessore ed hanno messo ancora una volta in secondo piano le tante ragioni della protesta dei lavoratori.
Già il 15 settembre scorso, in occasione della precettazione dello sciopero del trasporto pubblico romano, l’assessore Esposito aveva assicurato un tempestivo pagamento degli stipendi dei lavoratori di Roma Tpl. Ma ad oggi, 1 ottobre, ciò non è ancora avvenuto.
Quello degli stipendi costituisce peraltro solo uno dei tanti motivi alla base della protesta di domani, fra cui si ricorda il mancato pagamento di indennità contrattuali, la sicurezza delle vetture, e dunque dei passeggeri e degli autisti, di cui non c’è menzione negli incontri di questi giorni; il peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro.
La confusione che regna nella dirigenza dell’azienda e le voci sempre più pressanti sulla società in via di privatizzazione rafforzano le ragioni della protesta.
Confermata anche la manifestazione indetta per domani da numerose forze sociali e sindacali dalle ore 17.00 al Colosseo: per rompere la contrapposizione tra cittadini e lavoratori e difendere le aziende pubbliche dai tentativi di privatizzazione; difendere la dignità dei lavoratori dei servizi, salvaguardare le libertà sindacali e quelle democratiche, riportare al centro dell’agenda cittadina i problemi sociali, a cominciare da quello della casa.

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