Ancora nessuno spiraglio per sanare gli LSU, precari storici presenti da 20 anni nelle pubbliche amministrazioni, impegnati nei servizi ai cittadini senza contratto di lavoro e contributi per la pensione, con salari da fame e a costo zero per gli enti utilizzatori.
Il prossimo 20 maggio l’USB ha indetto una manifestazione nazionale, che porterà a Roma centinaia di lavoratori LSU ed ex LSU sotto il ministero del Lavoro in via Flavia, per chiedere occupazione e pieno riconoscimento dei contributi per gli anni lavorati.
I preannunciati interventi governativi sulla pensione per il 2017 escludono infatti il riconoscimento del valore ai contributi figurativi per migliaia LSU ed ex LSU, senza il quale questi lavoratori andranno in pensione con importi da fame a 70 anni.
Le politiche del Governo Renzi non si discostano dai precedenti: blocco del turn over, riduzione delle piante organiche, abolizione di enti, privatizzazione dei servizi pubblici: sono deterrenti per le assunzioni degli LSU e la piena occupazione per il personale ex LSU stabilizzato in part time negli enti locali, nelle ditte di pulizia delle scuole, nelle Multiservizi, con effetti devastanti anche sulla futura pensione per il minore accantonamento contributivo.
Intanto Renzi e il Poletti hanno elargito miliardi di decontribuzione alle aziende, fra cui i 600 milioni di risorse pubbliche indebitamente percepiti dal privato per 100.000 bonus comunicati dall’INPS.
L’USB chiede un’urgente istituzione del tavolo al Ministero del Lavoro con i vertici INPS, affinché si alzi definitivamente il velo di silenzio su tutti gli aspetti occupazionali e previdenziali per questi lavoratori, a cui è stata tolta ogni prospettiva di futuro.
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