Domenica 17 luglio i lavoratori esternalizzati della Reggia di Venaria hanno dichiarato un nuovo sciopero in seguito alla conferma da parte della cooperativa Coopculture- che ha vinto l’appalto della gestione di alcuni servizi della Reggia e la cui gestione dovrebbe subentrare dal primo di Agosto – di volere applicare il taglio del 20% sul personale. Inoltre l’azienda ha dichiarato di non voler rispettare le condizioni economiche e normative previste dall’accordo Federculture, il contratto strappato dopo anni di lotta dai lavoratori e le lavoratrici in outsourcing.
A questo si aggiunge anche la volontà di non voler applicare la clausola sociale, che garantirebbe l’assunzione di tutti gli esternalizzati che lavoravano già nella Reggia con la precedente cooperativa. Il direttore della Reggia Turetta ha infatti deciso di proseguire con la linea di sacrifici imposti ai lavoratori, nonostante le trattative in corso da alcuni mesi. La gara di appalto violerebbe anche i termini dell’accordo Regione-Sindacati del 6 Giugno scorso, in cui si era deciso che negli appalti andassero inserite sia le clausole sociali, sia il mantenimento delle condizioni economiche e normative acquisite. Una situazione che rasenta il paradosso, con la direzione della Reggia che sembra decisa ad ignorare le direttive del decisore pubblico, che pure é socio del Consorzio che gestisce la Reggia.
Nel mentre continuano ad aumentare i visitatori nella ex dimora reale dei Savoia, che si conferma come uno dei beni culturali più visitati d’Italia. Il personale della Reggia si ritroverebbe quindi ad essere sotto organico se il taglio andasse in porto, e i lavoratori dovrebbero sobbarcarsi quindi un maggiore carico di lavoro ma con stipendi più bassi di quelli garantiti dall’attuale contratto.
Di questa situazione certamente non possono che felicitarsi i gestori della Reggia per i quali il taglio de numero e della retribuzione dei lavoratori (la cosiddetta “razionalizzazione del servizio”) comporterà un aumento degli incassi a scapito della qualità del lavoro e di persone lasciate senza occupazione.
Di fronte a questo vergognoso attacco i lavoratori e le lavoratrici di Venaria promettono di rispondere continuando la lotta per i loro diritti. Oggi alle 16:30 si terrà l’assemblea dei dipendenti dell’istituzione culturale, mentre domani si terrà lo sciopero che chiuderà praticamente l’intera Reggia al pubblico.
Redazione Contropiano Torino
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Di seguito il comunicato diffuso da USB lavoro privato
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