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Usb. Il 21, nelle piazze, porteremo anche la nostra riforma delle pensioni

 

Accordo siglato ieri non affronta come garantire pensioni dignitose a tutti

L’accordo siglato ieri dal ministro del Lavoro e da Cgil-Cisl-Uil,  secondo la confederazione USB non affronta il tema cruciale del sistema previdenziale pubblico: come garantire in futuro pensioni dignitose a tutti.

Dal cantiere sulla previdenza aperto presso il ministero di Poletti è uscito un accordo ancora da definire in molte sue parti importanti e comunque limitato nei contenuti.

Il prestito pensionistico, l’APE, rimane in panne ancora prima di uscire dall’officina e saranno presumibilmente pochi ad accettare di farsi tagliare del 25% la futura pensione, mentre la cosiddetta APE SOCIAL resta tutta da definire.

Per andare in pensione con 41 anni di servizio, i lavoratori precoci dovranno essere a scelta: disoccupati senza ammortizzatori sociali, disabili o impegnati in attività gravose, tutte ancora da definire. In caso di disgrazie aggiuntive, più che la pensione anticipata appare consigliabile la richiesta di un miracolo.

Mentre l’accordo vincola le parti che lo hanno sottoscritto a favorire la crescita della previdenza complementare privata, anche con la possibilità di utilizzare una parte del montante maturato per finanziare il pensionamento anticipato, sulla perequazione dei trattamenti pensionistici non si va oltre la promessa di un intervento nel 2019.

L’USB respinge dunque l’accordo e rilancia la proposta di un intervento complessivo sulla previdenza pubblica, finalizzato a poter andare in pensione ad un’età accettabile e con un assegno decoroso. L’USB dà appuntamento al 21 ottobre prossimo per lo sciopero generale a sostegno della piattaforma sindacale “Voglio lavoro e stato sociale”, del NO alla riforma costituzionale e per cacciare il governo Renzi.

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2 Commenti


  • pietro

    Se non sono tutte chiacchiere, si potrebbe prendere come base la proposta di riforma boeri, passata in gran silenzio e mai commentata o criticata o discussa. L'unica finora complessiva se, come dovrebbe essere, si vuole "cambiare" la vomitevole fornero (m'incazzo solo a nominarla).

     

     


  • Rod

    Non e' ora di mobilitarsi socialmente e sindacalmente contro l'A.PE e rilanciare la lotta antifornero?Dopo l'allungamento forzato dell' eta' pensionabile  da 5,6 fino a 7,8 anni in piu riconosciuto da tanti come errore ora lo strumento per correggere e' ,se possibile,ancor peggio per lo sciagurato che volontariamente contraesse debiti per vent'anni in eta' gia'..avanzata per uscir qualche anno prima.

    In realta' la stessa fornero ha pubblicamente dichiarato che la sua legge non e' stata toccata .

    Le banche e assicurazioni stanno entrando nel pubblico e' proprio l'idea di pagarsi da se' questa opzione,decurtando del 25%. il proprio assegno che va respinta preventivamente con una mobilitazione .Senza aspettare che venga maggio per vedere che pochissimi lo sceglieranno,a parte qualche caso di bisogno .

    cosa aspettano i sindacati di base tutti insieme a prendere una posizione comune ,contro la truffa che si sta consumando coll'induzione al prestito bancario e assicurativo "volontario" invece di una vera flessibilita' in uscita.C' e' da riprendersi il diritto di disporre della propria vita a 62 anni,con 35 anni di contributi com'era nella piattaforma sparita .

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