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Zara. La vittoria di Mariangela, una vittoria per tutti

Mariangela è una commessa di Zara, la multinazionale spagnola del fashion. E' una madre di quattro figli affetti da una malattia degenerativa. Lavora da Zara nel centro commerciale Roma est da 13 anni. Ha un contratto part time che vorrebbe sincronizzare con le esigenze di cura dei figli, soprattutto quando deve portarli in ospedale. Ma l'azienda non intendeva sentire ragioni sulle turnazioni. "Chiedo solo due giorni di riposo fissi, il martedì e il giovedì, e il turno di chiusura il mercoledì. Solo così posso seguire le cure dei miei quattro figli affetti da una malattia degenerativa dei muscoli e delle ossa, ma l'azienda non me li concede".

Ne è nata una campagna “Io sto con Mariangela”. Al suo fianco si è attivata l'Usb.”La donna, assunta 13 anni fa in azienda, lavora con un  contratto part-time "che prevede 23 turnazioni differenti – spiega Francesco Iacovone, dell'Usb –  è disposta a coprire qualsiasi orario, ha chiesto solo di poter essere libera nei due giorni fissi nei quali deve portare i figli a curarsi in ospedale”.
I grandi marchi, come Zara, temono molto la pubblicità negativa e la campagna a sostegno di Mariangela deve essere stata molto efficace. E' martedi quando Jacovone diffonde una nota facendo sapere che “Mariangela ha vinto e con lei tutti noi!!!. Il dirigente delle risorse umane di Zara lo ha contattato ed ha comunicato che Mariangela avrà i turni richiesti per poter curare i suoi quattro figli. “L''USB schiaccia ancora ZARA, la multinazionale dell'uomo più ricco del mondo. E' la vittoria di una donna, di una madre, di una moglie e di una lavoratrice. L' USB continuerà a combattere l'arroganza delle multinazionali del commercio con tenacia, per restituire ai lavoratori del settore salario, diritti e dignità” riporta la nota diffusa dal sindacato.

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