Iacovone (Usb): "Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che vengano in via dei condotti a ritirare la firma da quei licenziamenti."
Sono arrivate le lettere di licenziamento alle lavoratrici Dolce & Gabbana del punto vendita di Fiumicino Aeroporto. Licenziate le donne costrette a prestare servizio all’indomani del terribile rogo di Fiumicino, nell’aerea compromessa dall’incendio.
«Sciopero immediato e a oltranza – attacca Francesco Iacovone dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato – questa è l'unica risposta ad un simile abominio. Mamme licenziate senza pietà, nonostante le evidenti possibilità di ricollocamento a Fiumicino aeroporto e a Roma.»
«Da oggi comincia la mobilitazione – prosegue il rappresentante sindacale – che venerdì si sposterà nel centro di Roma, in via dei Condotti davanti la boutique della griffe. Perché il lusso di queste multinazionali è fatto sulla pelle dei lavoratori. E noi renderemo evidente a tutti quel è il suo prezzo.»
«Rinnoviamo il nostro appello ai due famosi stilisti, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che vengano in via dei Condotti a ritirare la firma da quei licenziamenti, perché noi andremo avanti ad oltranza e lotteremo con le unghie e con i denti per il diritto di quelle famiglie ad avere un lavoro e un reddito. »
Roma, 14 febbraio 2017
USB Lavoro Privato
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