Basta con il precariato, una volta tanto assumere fa risparmiare ed evita sprechi, perchè non farlo?
Leggi e firma la petizione on line:
https://www.change.org/p/governo-italiano-basta-precariato-in-enav
Si tratta dei tecnici dell’assistenza al volo, 800 persone alle dipendenze di Techno Sky, una società al 100% di proprietà del Tesoro ma posta sotto il controllo di ENAV, l’ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, per la quale forniscono un servizio fondamentale ed imprescindibile per la missione aziendale e dei quali quasi nessuno conosce l’esistenza perché a loro è negata stabilità e visibilità.
Quando nel 2005 le norme di sicurezza internazionali imposero la fornitura di questo servizio internamente ai service provider, il governo italiano poteva semplicemente assumere tutto il personale impiegato sul campo eliminando ogni vincolo e riducendo la catena delle responsabilità, migliorando affidabilità, costi e sicurezza.
Al contrario, dopo molti passaggi nelle commissioni parlamentari e governative, si scelse di acquistare un’azienda, creata ad oc per l’occasione, nella quale la precedente proprietà aveva conferito il personale e nessun altro bene, immobili o valori, per poi effettuare le assunzioni in un secondo tempo.
Il transito del personale fu pagato così 108 milioni di euro, ma il personale non fu mai assunto, realizzando così una buonuscita per la società cedente e nessun beneficio per l’ENAV che continuava a pagare il servizio in appalto, anche se controllato direttamente.
Dopo 12 anni gli effetti sono evidenti, 108 milioni in procinto di essere sprecati costringendo il personale Techno Sky a dipendere da un contratto di appalto, al momento “in house”, che dal 1° gennaio 2019 dovrà essere sottoposto obbligatoriamente a gara internazionale se il personale non sarà assunto stabilmente in ENAV.
Per impedire la diffusione di queste informazioni già pubbliche, ai tecnici viene vanificato il diritto di sciopero, contrastandolo per la loro funzionalità ai servizi pubblici essenziali, per poi non assumere alcun provvedimento sui trasporti perché “senza impatto sull’utenza”, e rendendolo un invisibile spreco di danaro dei lavoratori.
Per questo USB ed il personale Techno Sky hanno avviato una serie di azioni di propaganda e sensibilizzazione, per far uscire i servizi tecnici dell’assistenza al volo dall’invisibilità per loro voluta dai potenti, interrompere il ricatto sotteso alla precarietà dei continui rinnovi dell’appalto e fermare le continue vessazioni sui lavoratori.
Un servizio così delicato, tanto da essere inserito tra gli unici due regolamentati sotto il profilo della sicurezza aerea nell’assistenza al volo, non può essere sottoposto a gare di appalto che ne riducono costantemente le risorse, opprimono i lavoratori ed aprono le porte alle potenze straniere anche in questo settore strategico per la sicurezza nazionale.
Firmare la petizione e farla firmare serve a rendere le parole più potenti ed aiutare questi lavoratori a sopperire al diritto di sciopero volutamente vanificato dalle istituzioni.
La scelta del Governo di pagare 108 milioni di euro per l’acquisizione di personale che poteva essere semplicemente assunto fu motivato con la necessità urgentissima di dover superare per ragioni di sicurezza aerea e nazionale proprio il regime di appalto fino ad allora utilizzato e che oggi, in vista della sopraggiunta obbligatorietà di dover procedere ad un’assegnazione tramite gara internazionale, di nuovo tornato di attualità in modo persino peggiore e che pone questo delicato servizio nella ancora maggior precarietà e totale assenza di garanzie occupazionali future per 800 famiglie.
Se le assunzioni del personale Techno Sky non saranno perfezionate al più presto aver speso 800 milioni di denaro pubblico, più che una necessità per la Nazione, suonerà come un regalo alla proprietà privata che lo ha ceduto, in puro stile prima repubblica.
Il Governo smentisca questa ipotesi, confermi la necessità di assunzione urgentemente palesata 12 anni fa e stabilizzi il settore tramite l’assunzione del personale Techno Sky in ENAV, come chiedono USB ed i lavoratori.
Ci saranno degli scioperi, ma pochi lo sapranno, perché l’invisibilità è voluta dal potere delle lobby che allettano il governo con oltre 80 milioni di utile all’anno, a discapito di assunzioni e diritti del personale, nonostante l’internalizzazione del servizio porterebbe risparmio, ottimizzazione e sicurezza.
Ci saranno degli scioperi, ma l’unico modo per poter cambiare le cose è una decisione del Governo al quale basta una semplice e facile decisione: concludere quanto già iniziato da troppo tempo ormai.
Ci saranno degli scioperi, ma come capita di solito, saranno solo denari regalati alle aziende se ci sarà sostegno esterno nella lotta.
Firmare e far firmare la petizione serve a far conoscere il problema ed a a sostenere la richiesta dei lavoratori al governo: una volta tanto creare occupazione stabile non costa nulla e fa persino risparmiare, perché non farlo?
Per leggere, firmare e condividere la petizione:
https://www.change.org/p/governo-italiano-basta-precariato-in-enav
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