Una delegazione dei lavoratori della Corpa, l’azienda che forniva l’assistenza tecnica e la manutenzione delle vetture di ATAC, licenziati in 140 dal 9 marzo scorso, è stata ricevuta martedì 13 dai capigruppo capitolini e dal vicepresidente dell’aula Enrico Stefano, che è anche il presidente della commissione mobilità.
Nonostante la gravità della situazione denunciata dai delegati USB, gli impegni assunti sono stati molto al di sotto delle aspettative: la convocazione per venerdì 16 di un tavolo da parte dell’assessora alla mobilità Linda Meleo con ATAC e i lavoratori o, nel caso che l’assessora tergiversasse, la convocazione nella stessa data di una Commissione capitolina con ATAC e l’assessora.
Come ATAC voglia far fronte alla sospensione del servizio resta un mistero, né l’amministrazione si sta ponendo il problema di imporre una rapida ripresa dell’attività. Le sorti dei lavoratori sembrano essere poi l’ultimo dei problemi, nonostante soltanto qualche mese fa, a novembre, il Consiglio Comunale avesse approvato all’unanimità una mozione che impegnava anche la giunta a lavorare per la salvaguardia dei livelli occupazionali proprio dei dipendenti della Corpa.
L’atteggiamento delle istituzioni finora è stato di gravissima irresponsabilità e USB non solo chiama i lavoratori alla mobilitazione in difesa del posto di lavoro e del servizio pubblico ma prepara una denuncia legale contro tutte le autorità competenti per sospensione del servizio pubblico. Quando sono i lavoratori a sospendere il servizio le sanzioni sono pesantissime ed esiste l’istituto della precettazione: quando sono le aziende a venir meno a degli obblighi di legge, cosa aspettano le autorità ad intervenire?
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