La nuova convocazione del ministro dello Sviluppo Economico del tavolo Ilva è servita solo a riconfermare la posizione intransigente del management di Arcelormittal, che non intende recedere dai circa 4000 licenziamenti annunciati il cui costo ricadrebbe per intero sulla collettività.
Come USB abbiamo dichiarato la non disponibilità a trattare su queste basi e per di più nel pieno di una procedura che potrebbe annullare la gara che ha assegnato il gruppo Ilva alla multinazionale dell’acciaio dopo le gravi criticità rilevate dall’Anac.
Sin dall’inizio di questa drammatica vicenda abbiamo sostenuto che la soluzione non è Arcelormittal, o un nuovo soggetto privato, quanto piuttosto un impegno diretto dello Stato nella proprietà. Solo così sarà davvero possibile coniugare diritto alla salute, tutela dell’ambiente, occupazione e reddito.
Francesco Rizzo USB Taranto
Sergio Bellavita USB nazionale
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