Questa mattina una ventina di attivisti hanno interrotto il convegno promosso dal Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna e Provincia sull’avvio del Piano “Garanzia Giovani”. Un blitz
promosso all’interno delle iniziative del “controsemestre” europeo da varie realtà e collettivi tra le quali anche Ross@ Bologna.
Segue comunicato di Ross@:
Per la UE e il Governo Renzi la garanzia per i giovani è quella del precariato a vita.
Il convegno di oggi organizzato dal Comune, Regione e Provincia sul piano Garanzia Giovani non è solo lennesima vetrina per i soliti specialisti dellaria fritta ma la celebrazione di un piano complessivo per rendere sempre più la precarietà come normale orizzonte per i giovani
disoccupati.
Un piano voluto dallUnione Europea che viene tradotto in Italia con la sponsorizzazione di contratti precari e sottopagati, dai tirocini allapprendistato, dal servizio civile alla presa in giro
dellautoimprenditorialità.
Questa European Youth Guarantee è tutta orientata allinvito ai giovani di vendersi nel mercato del lavoro al minor prezzo e alla massima subalternità: è questa la risposta europea alla crisi delloccupazione giovanile.
Certamente dei finanziamenti ne godranno le tante società private e sindacali che operano nel settore della formazione ma di lavoro vero e di reddito dignitoso non ne vedremo traccia, grazie alle norme che questo governo su richiesta della commissione UE sta attuando dal Job Act al Civil Act sul no profit.
Se questo futuro lo vogliamo ribaltare dipenderà dalla volontà e dalla capacità di costruire un blocco sociale antagonista che metta al primo posto la rottura della gabbia dellUnione Europea e lopposizione ai Governi sostenuti dalla troika. Per questo anche la contestazione di questa
mattina in Sala Borsa è una manifestazione di indisponibilità politica e culturale che si inserisce nel controsemestre europeo.
Ross@ Bologna
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