Il 14 settembre di due anni fa veniva ucciso durante uno sciopero Ahmed Abd Elsalam Eldanf, attivista sindacale di USB in prima linea nella lotta al precariato in GLS.
Veniva ucciso durante uno sciopero nel quale, egli, facchino con contratto a tempo indeterminato rivendicava l’assunzione stabile per i suoi colleghi precari.
Anche quest’anno i suoi compagni di lavoro lo ricorderanno non solo in un momento di commemorazione, ma con un’azione di lotta, uno sciopero di otto ore e un presidio davanti al magazzino della GLS di Piacenza dove ha perso la vita.
Non è una scelta rituale o puramente formale, per quanto dovuta; i suoi amici e compagni si sono ritrovati, ne hanno discusso e alla fine hanno ritenuto che il modo più consono di onorare la memoria di Abd Elsalam fosse quello di continuare il cammino che egli aveva intrapreso e che ancora non è concluso: battersi contro l’ingiustizia del lavoro precario.
Lottare contro una condizione di costante ricatto nel quale i padroni barattano una mortificante offesa alla dignità personale, l’imposizione di un’umiliante obbedienza, con l’offerta di un posto di lavoro a basso costo ed alto rischio per la sicurezza.
Lo sciopero ed il presidio avranno però anche un altro obiettivo, quello di combattere il pesante clima di repressione che colpisce chi lotta.
Sono tantissimi infatti i lavoratori e i dirigenti sindacali USB destinatari in questi due anni di pesanti denunce per gli scioperi e i picchetti che in GLS di Piacenza sono stati organizzati per contrastare assieme al fenomeno della precarietà anche quello del lavoro nero, quello totalmente privo di regole, diritti, sicurezza.
Sono saliti anche sul tetto del magazzino i lavoratori invisibili, senza contratto, che rivendicavano una normale assunzione; sono andati dal Prefetto, hanno chiamato Guardia di Finanza, ispettori del lavoro, forze dell’ordine; avevano ragione loro, ma sono stati gratificati con decine di denunce.
In questo secondo anniversario della morte ci saranno quindi venerdi 14 settembre lo sciopero e alle ore 21.00, davanti al magazzino GLS di Piacenza in via Riva (località Montale), un presidio al quale USB invita tutti a partecipare; oltre a ciò il sindacato organizza per domenica 16 settembre alle ore 16.00 all’arco della Pace nel Parco Sempione di Milano un torneo di calcio dedicato ad Abd Elsalam tra squadre di migranti, di profughi e quella della logistica di USB a cui seguirà una cena conviviale.
Il corpo di Abd Elsalam è rimasto immobile nella strada dalla quale si accede alla GLS di Piacenza schiacciato da un TIR che la volontà operaia voleva fermare col suo carico di profitto e di ingiustizie; ma la lezione di dignità e determinazione che il facchino egiziano di Mansura ha dato a tutti noi e a chi vuole un lavoro più umano e liberato dallo sfruttamento è estremamente dinamica e attuale.
Non c’è magazzino della logistica del nostro paese nel quale il nome di Abd Elsalam non si accompagni a uno sciopero, a un picchetto, a un corteo, all’idea che al dominio e allo sfruttamento capitalistico occorre resistere per non essere #SCHIAVIMAI.
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