Molto prima dei tragici accadimenti di Genova, a fronte di altri drammatici incidenti, USB aveva sollevato l’attenzione sul sistema di controllo, vigilanza e verifica della sicurezza delle attività ferroviarie nel nostro Paese, coinvolgendo i controlli sulla rete, sulla circolazione, sugli enti ministeriali e anche il funzionamento della stessa Agenzia Nazionale di Sicurezza Ferroviaria (ANSF).
Problemi che sono legati a doppio filo al tema dello sfruttamento, della produttività esasperate e di appalti sempre più estesi e sempre meno controllati, frutto anche di una privatizzazione neanche troppo strisciante che ha caratterizzato l’approccio degli ultimi governi e delle ultime dirigenze del Gruppo FSI.
Invece di ascoltare le nostre segnalazioni, la dirigenza delle Ferrovie decide di avviare una campagna di repressione e discriminazione verso i delegati RSU e RLS di USB Lavoro Privato – colpevoli ai loro occhi di aver svolto i propri compiti di rappresentanti sindacali – con giornate di sospensione dal lavoro e trasferimenti coatti in altra sede.
Allo stesso tempo, nonostante il tema della sicurezza dei trasporti italiani sia diventato drammaticamente centrale nell’agenda del governo dopo il crollo del ponte Morandi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta alle nostre segnalazioni e alle richieste d’incontro fatte sia al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti sia agli organi parlamentari.
Per questi motivi, abbiamo deciso di procedere alla proclamazione di uno sciopero nazionale per il 23 novembre prossimo, ad eccezione della Toscana che lo effettuerà il 25 s.m., per rimettere al centro i temi fondamentali della sicurezza delle attività, dello sfruttamento del personale ferroviario e perché nessuno venga più colpito o discriminato per via delle sue legittime segnalazioni.
Questo appuntamento sarà il banco di prova della nuova dirigenza delle Ferrovie e del Governo.
USB Ferrovie convoca un presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il prossimo 14 novembre dalle ore 10.30
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa