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La Campania dentro la crisi. Una assemblea aperta per lavoro, ambiente, territorio, Meridione

Con una lettera aperta diretta alle lavoratrici ed ai lavoratori, alle RSU, alle associazioni indipendenti, ai movimenti di lotta, alle forze politiche e sindacali di Napoli e della Campania, l’Usb ha chiamato al confronto collettivo in una assemblea pubblica convocata per oggi presso il Centro Studi “Fit Campania” – Via Bari 75.

Qui di seguito il testo della lettera aperta

Il (momentaneo) rinvio della decisione della multinazionale Whirlpool di chiudere lo stabilimento di Via Argine è stato – sicuramente – un risultato della mobilitazione  delle  lavoratrici e dei lavoratori della  fabbrica  e dell’indotto contro questo, ennesimo, tassello della strategia padronale di desertificare il tessuto produttivo dell’area metropolitana napoletana e dell’intera Campania.
Nel contempo, però, sono decine e decine le aziende, piccole e grandi, sotto attacco dei processi di ristrutturazione i cui “tavoli di crisi” presso il MISE e le Prefetture si trascinano stancamente e fuori dalla grancassa mediatica. Dalla Dema di Somma Vesuviana alla Jabi l  di Marcianise, dalla Treofan di Battipaglia alla   FCA di Pomigliano, dalla Sirti di Casandrino fino alla Entalpia (appalti Fincantieri) passando per un lungo elenco di nomi di fabbriche e fabbrichette siamo in presenza di decine di migliaia di lavoratori che non hanno più la garanzia del salario.
Intanto alcune vertenze “storiche” (LSU, ex LSU/ATA, APU), varie tipologie di precari   della   Pubblica   Amministrazione,   nuove   aggregazioni   di   disoccupati organizzati   sono   costrette –  ogni   giorno  –  a   stazionare sotto i Palazzi istituzionali reclamando le loro ragioni.


Per molte di queste “crisi” – nell’assenza di una generale ed articolata Vertenza che punti a salvaguardare occupazione, missioni produttive e tutele dei diritti – si profila un prossimo futuro di ulteriori esuberi, una ennesima stagione di uso di “ammortizzatori   sociali” (sempre   più   limitati) e un   allargamento   della condizione di degrado materiale e sociale che, da anni, contraddistingue i territori che vengono svuotati da ogni attività produttiva.
Questo contesto di crisi – come sancito dallo stesso ultimo Rapporto SVIMEZ – sarà destinato ad aggravarsi – nei posti di lavoro e nei territori – se dovesse affermarsi la famigerata  Autonomia Differenziata (sia nella precedente versione Hard  di Salvini e sia in quella Soft  del ministro Boccia).
La Federazione Campana dell’USB – nel quadro delle iniziative che precedono lo Sciopero Generale del 29 novembre e la Manifestazione Nazionale di Taranto ma con la volontà politica e sindacale di andare oltre a questo pur importante e significativo momento di mobilitazione – intende inaugurare una modalità di confronto aperto su alcuni contenuti programmatici per affermare in una possibile Vertenza Regionale gli obiettivi del lavoro, della garanzia del salario, della tutela dell’ambiente e della salute e l’opposizione ferma e decisa a​ qualsivoglia tentativo di accentuare i   fattori di crisi e di spoliazione   del Meridione.
Invitiamo – dunque – ad un Incontro Pubblico per Sabato 23 novembre, a Napoli, alle ore 9,30, presso il Centro Studi “Fit Campania” – Via Bari 75 
(adiacenza Corso Novara, zona Stazione Centrale)

Federazione Campania dell’Unione Sindacale di Base

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