La Lombardia: la regione che da sola ha più del 50% dei morti italiani; la regione che nelle proprie RSA, tutte in mano alla speculazione dei privati, ha visto morire almeno 10.000 anziani; la regione che ha avuto un aumento di mortalità del 185%; la regione nella quale gli “Eroi” hanno dovuto scegliere chi salvare e chi far morire per la mancanza di posti letto e di personale; la regione della mancata zona rossa a Nembro ed Alzano, in quella provincia di Bergamo dove la mortalità è aumentata del 600%; la regione di Fontana e Gallera (che già è offensivo così); la regione dove migliaia di operatori sanitari hanno lavorato per quasi un mese senza protezioni adeguate; la regione dove il 35% degli operatori ha contratto il virus; la regione dove la sanità privata ha cominciato a dare una mano solo dopo aver firmato i patti economici per stabilire i prezzi dei posti letto “prima vedere soldi, poi dare cammello!”.
La regione prima, con enorme distacco sulle altre, per numeri e percentuali di morti. Prima al mondo, probabilmente!
E quanto valiamo, oh Eroine ed Eroi, per tutto quello che abbiamo sopportato, che abbiamo visto, che abbiamo fatto? Quanto valiamo per tutte le vite strappate alla morte dentro un sistema sanitario distrutto dalle politiche regionali fatte di tagli e privatizzazioni?
Ve lo diciamo noi: considerati i 100 giorni di emergenza, i più bravi di noi valgono 8 euro netti al giorno, ammesso che siate stati sempre presenti. Quelli “meno coinvolti”, se la caveranno con 1,90 al giorno e, aggiungendo dieci centesimi, si saranno guadagnati la colazione.
E vi ricordate, oh Eroine ed Eroi, che l’anno scorso sindacati e assessorato ci hanno tagliato ancora le RAR (Risorse Aggiuntive Regionali, tagliate del 40% negli ultimi anni), per assumere il personale, con la promessa, poi, di rimettere i soldi al loro posto? Ecco: invece niente personale e i soldi mancheranno ancora.
Buona fortuna Eroine ed Eroi. Il vostro viaggio riprende esattamente come era cominciato.
Nulla è stato deciso per migliorare le nostre condizioni di sicurezza; nulla si è deciso sulle assunzioni del tanto personale mancante; nulla si è deciso sul ripristino dei posti letto tagliati; nulla sulla mancanza di servizi territoriali che ha creato questa spaventosa ondata di morte. Il modello lombardo prosegue col suo enorme carico di terrificante responsabilità. La sanità privata continuerà a speculare. Il tutto sotto l’occhio complice di politica e sindacati.
Ogni cosa rimarrà come era, eroine ed eroi. Almeno fino alla prossima epidemia, quando torneranno a chiamarvi Eroi, vi regaleranno le pizze, vi faranno gli applausi dai balconi e vi daranno altri 1000 euro per esservi accollati la terribile responsabilità di scegliere chi far vivere e chi far morire.
Questo hanno pensato per voi Fontana, Gallera, CGIL, CISL e UIL. Buona salute, “Eroi”.
Venerdì 29 maggio ore 10.30 presidio di protesta sotto l’Assessorato Regionale al Welfare
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