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La Whirlpool licenzia, le trattative sono finite

La Whirlpool ha chiuso la partita. La multinazionale ha annunciato di voler procedere con i licenziamenti collettivi per gli operai dello stabilimento di Napoli.

“Dopo lunga riflessione abbiamo deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo. Siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia”, ha affermato durante l’incontro l’amministratore delegato di Whirlpool Italia Luigi La Morgia.

Le motivazioni della multinazionale sono arrivare tramite una breve nota: “A causa del forte calo della domanda della lavatrici prodotte a Napoli, lo stabilimento è diventato insostenibile per Whirlpool”. Secondo l’azienda nonostante le trattative portate avanti e gli scenari di transizione prospettati non sarebbe emersa “nessuna alternativa”. Dall’apertura della procedura di licenziamento collettivo, il 15 luglio sono 75 i giorni a disposizione per concretizzare alternative, mentre i lavoratori percepiranno la normale retribuzione”, scrive la Whirlpool.

Dal Ministero dello Sviluppo Economico hanno risposto all’azienda: “Nonostante abbiate disatteso l’accordo e usufruito di tutti i benefici del caso, state decidendo di avviare una procedura di licenziamento collettivo senza alcuna motivazione. Non avete avuto problemi ad accettare ammortizzatori, ma ne avete quando vi si chiede di non prendere decisioni unilaterali che non facilitano il dialogo e il confronto leale tra le parti. Chiedo all’azienda di non costringere le istituzioni a lavorare a un piano senza dialogo”, ha replicato la viceministra per lo Sviluppo Economico, Alessandra Todde, che in questi mesi ha portato avanti le trattative con la multinazionale statunitense.

L’azienda si è detta pronta anche a fornire un pacchetto di incentivi per favorire l’esodo dei lavoratori e, in alcuni casi, la possibilità per i dipendenti di trasferirsi in altri stabilimenti del gruppo nelle altre città. L’incentivo per i lavoratori dello stabilimento di Napoli che decideranno di lasciare volontariamente l’azienda viene indicato in 85mila euro.

Un centinaio di lavoratori della Whirlpool, dopo la decisione dell’azienda di avviare la procedura di licenziamento collettivo per lo stabilimento di Napoli, hanno protestato fuori dal carcere di Santa Maria Capua Vetere dove alle 16.00 era prevista la visita di Draghi.

Guarda il VIDEO di Giuliano Granato in diretta dalla protesta degli operai Whirlpool a Santa Maria Capua Vetere.

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1 Commento


  • Giuseppe Donghi

    Sbaglio oppure Governo e parti sociali si erano impegnati in un accordo sottoscritto qualche tempo fa alla continuità produttiva dello stabilimento campano?. Alla faccia del “Governo dei migliori”.

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