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Collot: “Requisizione dello stabilimento Gkn unica soluzione possibile”

MARTA COLLOT (portavoce nazionale di Potere al popolo!): “Requisizione dello stabilimento unica soluzione possibile. Diamo vita a una convergenza tra le varie vertenze per imporla al Governo #Draghi

Ieri l’incontro tra sindacati, lavoratori, istituzioni e azienda è andato come era prevedibile. La violenza e l’arroganza di Melrose – il fondo di investimento che ha la proprietà di GKN – ne sono usciti confermati: niente ritiro dei #licenziamenti e chiusura del sito di Campi giudicata “irrevocabile”.

Tutte le istituzioni presenti, dai sindaci di Firenze e di Campi Bisenzio, al Governatore Giani, alla viceministra Todde, hanno giudicato l’atteggiamento dell’azienda “inaccettabile”.

Proprio ieri Acea, l’Associazione Costruttori Automobilistici Europei, ha comunicato che le immatricolazioni di nuove auto nel primo trimestre 2021 sono esplose rispetto all’anno precedente. Anche Stellantis, committente principale di GKN, registra aumenti delle vendite molto maggiori rispetto alla media.

Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al popolo, oggi in visita allo stabilimento Gkn:” L’atteggiamento dell’azienda è semplicemente vergognoso. Ci troviamo di fronte ad una classe imprenditoriale criminale, che progetta di recuperare le perdite della pandemia scaricando tutto sui lavoratori e privatizzando i primi segnali di crescita.

Siamo anche in un contesto, come abbiamo già detto, in cui però le responsabilità sono anche sindacali e politiche: perché non è accettabile che il Governo di questo paese abbia deciso di ‘liberare le energie’ imprenditoriali di questo paese sbloccando i licenziamenti e non fornendo alcuna soluzione ai lavoratori se non nei “poi si farà”, “dopo si vedrà”, come si sta facendo ora rispetto al tema ammortizzatori sociali.

È una politica dei due tempi che non possiamo più accettare. Ed è anche inaccettabile che alcuni sindacati si siano prestati a firmare una ridicola ‘Presa d’atto’ sui licenziamenti, che la classe imprenditoriale di questo paese ha prontamente e prevedibilmente seguito a rendere carta straccia.”

Prosegue Collot: “l’unica soluzione è la requisizione dello stabilimento, che sia per impedire all’azienda di andarsene, o che sia per garantire la continuità produttiva sotto controllo pubblico.

Inoltre, poiché la GKN produce semiassi per Fiat, lo Stato deve dotarsi di un piano industriale sull’automotive: costringere Fiat/Fca/Stellantis a sedersi a un tavolo e definire le prospettive della produzione dell’auto nel nostro paese. Stellantis deve continuare a comprare i semiassi da Campi Bisenzio.”

Sappiamo che il Governo Draghi non può permettersi, con la requisizione, di aprire un precedente così importante” – prosegue Collot – “per questo le noi ci rivolgiamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici di questo territorio e alle altre vertenze aperte ora: serve la solidarietà tra tutti coloro che sono stati colpiti maggiormente dalla pandemia e dalla crisi. E’ il momento di unirsi, è il momento di dar vita a un movimento di massa che costringa chi è al potere ad agire o a dimettersi. Lo sciopero generale provinciale del 19 luglio e la manifestazione nazionale del 24 luglio devono essere solo le prime tappe di un processo di mobilitazione per pretendere rispetto, lavoro, reddito, salute, diritti.

#Insorgiamo

#InsorgiamoconilavoratoriGkn

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