In questi giorni è stato pubblicato un bando su LinkedIn da parte di ITA per il reclutamento di assistenti di volo. Si tratta di contratti a tempo determinato riservati a persone sotto i 35 anni d’età per massimizzare gli incentivi fiscali e contributivi.
Esplosa l’ennesima polemica pubblica, ITA si è affrettata a togliere dal bando il requisito anagrafico.
Ma l’idea rimane evidentemente quella di avere manovalanza a bassissimo costo con i maggiori sgravi possibili.
Ciò accade mentre migliaia di dipendenti Alitalia CityLiner in Cigs a zero ore e AirItaly oramai in Naspi, attendono una ricollocazione in questo settore; tra questi, lavoratori fragili con 104 e altre tutele sociali, calpestati dalla dirigenza ITA che continua a disattendere l’applicazione di criteri oggettivi previsti dalla legge.
È sotto gli occhi di tutti il disinteresse del governo ed in particolare dei responsabili Daniela Franco e Giancarlo Giorgetti, rispettivamente MEF e Mise.
Spendere soldi dei contribuenti per distruggere le professionalità del trasporto aereo è davvero un obiettivo autolesionista e suicida ma a rispondere di questi danni non saranno certo loro. A partire dallo smantellamento di Alitalia, rovinoso per tutta la filiera del trasporto aereo italiano, le cui conseguenze sono già ben visibili nelle crisi di Almaviva, Gate Gourmet, mense Sodexo e di società che avevano rapporti e contratti di servizio con Alitalia Sai come Airport Handling.
Proprio in questi giorni, infatti, si svolgono le trattative per la cessione degli asset di handling e manutenzione con annunci di esuberi che per quel che riguarda il ramo dei servizi ammontano a 1000 unità.
È tutto il trasporto aereo che avrebbe bisogno di un piano di rilancio, mentre invece le condizioni di lavoro peggiorano costantemente, inclusi i naviganti oramai ridotti a lavoro povero dagli ultimi capolavori contrattuali, che ieri in molte compagnie low costo hanno dato un primo forte segnale di conflitto.
Una vita molto sacrificata quella degli operatori del trasporto aereo, a bordo di aeromobili o negli aeroporti, sulle aree pista, passeggeri o cargo. Non a caso si assiste sempre più frequentemente ad abbandoni che portano ad avere una scarsità di personale mai registrata in questo settore, una volta molto ambito.
La Swiss ha recentemente dovuto cancellare voli per questo. Salari bassi, qualità della vita pure mentre i manager come Altavilla, che pensano di assumere sottocosto, peggio che in qualunque low cost, si lamentano di retribuzioni da 400 mila euro l’anno.
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