Grande sciopero a Pomigliano, nella fabbrica Stellantis ex FIAT, indetto dalla FIOM contro i ritmi di lavoro insostenibili.
Solo l’altroieri il padrone Elkann era venuto in visita propagandistica.
Dopo anni di fascismo padronale si rompe il ghiaccio. Evviva!
Gli operai in corteo nello stabilimento gridavano DIGNITÀ. Contro lo sfruttamento infame che dilaga, per la dignità, questo oggi c’è da fare:
Ribellarsi. Ribellarsi. Ribellarsi.
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Nuovo sciopero proclamato dalla Fiom nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), dove stamattina hanno incrociato le braccia gli operai addetti al primo turno di lavoro del reparto montaggio Panda, per formare un nuovo corteo che ha sfilato all’interno della fabbrica. I lavoratori contestano “carichi di lavoro insostenibili e scarsa sicurezza”.
Le tute blu del reparto montaggio Panda avevano già manifestato ieri pomeriggio, aderendo allo sciopero proclamato dalla Fiom in seguito al malcontento creatosi per la comunicazione dell’aumento di scatti di produzione.
“Secondo una nostra stima – fa sapere Mario Di Costanzo, responsabile automotive per la Fiom di Napoli – hanno aderito allo sciopero circa l’80% delle maestranze sulle catene di montaggio, e ciò comporta quasi una paralisi nella produzione. Secondo nostre stime sono state prodotte oltre il 70%. di Panda in meno. Questo dimostra che gli operai sono stanchi. L’azienda prenda atto del fatto che i lavoratori vogliono essere ascoltati e non si sentono più rappresentati dai sindacati firmatari di contratto specifico, e convochi un tavolo di discussione“.
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