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GKN. Il Governo non può voltarsi dall’altra parte. Convocare subito il tavolo di crisi

Il Governo scappa letteralmente dalle sue responsabilità in merito alla vertenza GKN, lo fa in modo piuttosto sconclusionato, abbozzando scuse che non reggono, al solo scopo di defilarsi da una discussione che a nostro avviso invece dovrebbe vedere il Ministero delle Imprese e del Made in Italy protagonista.

Il tavolo tecnico convocato dal Mimit il 12 ottobre, che vede coinvolta solo la Regione Toscana, non è il percorso auspicato ed anzi, ci sembra solo un ulteriore tentativo per rinnovare la formula del scaricabarile politico tra Governo e Regione. A pagare com’è ovvio sarebbero soltanto i lavoratori.

L’azienda infatti ha già comunicato l’intenzione di procedere ai licenziamenti e non è accettabile in alcun modo che questo avvenga senza nemmeno sia convocato un incontro che veda seduti attorno al tavolo tutti i protagonisti istituzionali e sindacali. Solo una valutazione comune del percorso in atto, in particolare basata sulla progettualità industriale emersa dalle lavoratrici e dai lavoratori può essere risolutiva della situazione.

Questo Governo sta dimostrandosi sempre più debole nei confronti degli atti unilaterali delle aziende e  davanti questa passività la nostra organizzazione è sempre più orientata ad attuare forti iniziative a difesa dell’industria di questo paese, per salvaguardare occupazione e reddito.

Il 13 Ottobre l’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati dell’industria indetta da USB dovrà assumere su questo decisioni rilevanti, di coinvolgimento dei lavoratori per l’inizio di un forte quadro di mobilitazione.

*Usb industria/lavoro privato

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