Il 2023 si è concluso con un bilancio di 1204 vittime del lavoro, 115 in più del 2022, con un balzo del 10,4% sull’anno precedente. Aumentano soprattutto le morti sui luoghi di lavoro, ben 154 in più, cioè +20%, mentre le morti in itinere diminuiscono di 34 unità, con un calo che sfiora l’11%. La Lombardia conserva saldamente il primato delle vittime: 160.
I nostri numeri differiscono da quelli dell’Osservatorio di Bologna rilanciati da Cub dopo un’integrazione con quelli Inail. Premesso che ogni iniziativa in materia è benemerita e che l’Inail non ha ancora diffuso i dati finali 2023, l’Osservatorio parla di 1467 morti, Cub di 1485, uno scarto giustificato con le morti in itinere, che per loro superano le 500 unità mentre per noi sono meno di 300.
Numeri non da poco, ma l’errore è sempre in agguato: Cub ad esempio dà uno spaccato per regione il cui totale è 1435, con la sparizione di 50 vittime. Torneremo in dettaglio sull’argomento al termine dell’analisi dell’intero 2023.
Le ultime vittime dell’anno sono due donne, morte domenica 31 dicembre. L’ultima in assoluto è una badante ucraina di 26 anni, Halyna Khropcenko, morta per un malore la sera di San Silvestro in casa dell’anziana che seguiva a Marano Vicentino.
La sua assistita non si è accorta di nulla e a scoprire la tragedia è stato il fidanzato della ragazza, passato per farle gli auguri. Nel pomeriggio un malore aveva ucciso la 54enne Anna Maria Sebastiani, banconista nel supermercato MD di Corciano (Perugia), crollata a terra poco dopo l’inizio del turno.
Il giorno prima, sabato 30 dicembre, nell’ospedale di Cremona si era spento il 38enne Lorenzo Pagliari (nella foto), tecnico della Ocrim, azienda che fornisce impianti molitori a tutto il mondo.
Lorenzo era rientrato il 13 dicembre da una missione in Camerun e si era sentito male alla vigilia di Natale. I medici avevano scambiato la cosa per una banale influenza, ma quando la situazione è peggiorata e il lavoratore è stato accompagnato in ospedale ci si è resi conto che si trattava di malaria.
Pagliari non aveva fatto la profilassi prima del viaggio e nessuno gli aveva comunicato che un suo collega era stato ricoverato con sintomi lievi. I sindacati hanno aperto una vertenza con l’azienda per il cambio delle tutele attualmente in vigore.
I morti di lavoro di dicembre 2023 sono 80 (media quotidiana: 2,5).
I morti di lavoro del 2023 sono 1204:
sul lavoro 923;
in itinere 281;
media quotidiana 3,3.
Per regione:
Lombardia 160; Veneto 125; Campania 109; Lazio 93; Piemonte 80; Emilia Romagna 79; Sicilia 78; Puglia 73; Toscana 69; Abruzzo 61; Calabria 51; Marche 40; Sardegna 35; Friuli Venezia Giulia 34; Umbria 27; Liguria 25; Basilicata 17; Alto Adige 15; Estero 14; Trentino 11; Molise 5; Valle d’Aosta 4.
* da Morti di lavoro
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