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Stato di agitazione in tutta la filiera GLS. Stop alla giungla degli appalti

USB Logistica ha proclamato lo stato di agitazione immediato in tutta la filiera GLS: vogliamo la fine immediata del sistema degli appalti che, come denunciamo con forza da anni, strangola i diritti dei lavoratori e rappresenta un terreno di infiltrazione per soggetti malavitosi, stando alle numerose inchieste giudiziarie da nord a sud del Paese.

I lavoratori che hanno lottato contro il sistema degli appalti sono stati licenziati, denunciati e manganellati, mentre in GLS, tutt’oggi, troviamo ancora appaltatori inquisiti.

All’orizzonte si prevede un cambio appalti massiccio: ma l’unica vera soluzione contro questo sistema altro non è che l’internalizzazione di tutti i lavoratori delle ditte in appalto, come indicato da anni da USB Logistica. USB chiede un incontro urgente e rinnova la lotta, eventuali scioperi saranno indetti senza preavviso dalle singole RSA a seconda della valutazione della singola struttura sindacale aziendale.

Unione Sindacale di Base Logistica ha scritto a GLS e FEDIT. In questi mesi, infatti, vediamo centinaia di cambi appalti in ogni settore della filiera GLS: sia nel magazzinaggio che nella distribuzione. USB Logistica da sempre denuncia le storture del sistema degli appalti, malato e criminogeno, che erode i diritti dei lavoratori condannandoli a condizioni inaccettabili, sia sul piano contrattuale che strettamente lavorativo.

È il momento di dire basta, USB continua la lotta contro il sistema degli appalti: vogliamo l’assunzione diretta di tutti i lavoratori della filiera GLS, l’impresa si deve assumere fino in fondo la responsabilità di gestire direttamente i dipendenti e bloccar4e le infiltrazioni malavitose.

Di seguito il testo della lettera.

A GLS

A FEDIT

OGGETTO: cambi appalto nella filiera italiana e richiesta di internalizzazione.

Roma, 23/07/2024

Spettabili in indirizzo,

stiamo assistendo all’ennesima sequenza di cambi appalto nella filiera italiana di GLS sia nel ramo di azienda che riguarda hub e magazzinaggio, sia in quello della distribuzione ultimo miglio; se ne vanno fornitori di servizi plurinquisiti per reati afferenti la bancarotta fraudolenta, evasione fiscale, contributiva, intermediazione illecita di mano d’opera e financo di associazione a delinquere di stampo mafioso e si vocifera di subentranti con un curriculum giudiziario altrettanto imbarazzante e inquietante.

Ovviamente ci auguriamo che si tratti di notizie errate dovute all’opacità del contesto.

Sta di fatto che nel passato recente (e recentissimo) i lavoratori degli appalti GLS hanno subito nei vari magazzini le conseguenze del modo di gestire il lavoro da parte di fornitori di servizi che hanno fatto assunzioni in nero, che non hanno applicato le norme contrattuali, che hanno osteggiato la libera associazione sindacale e il pluralismo utilizzando a tal fine discriminazioni, licenziamenti, giungendo addirittura ad organizzare spedizioni punitive e aggressioni contro scioperanti.

Le Procure della Repubblica di mezza Italia stanno mettendo sotto inchiesta un vero e proprio sistema criminale, che non colpisce solo GLS, ma la gran parte dei player della logistica operanti nel nostro paese, facendo emergere il dato che è il sistema degli appalti ad essere un sistema malato e criminogeno che ammorba il piano imprenditoriale e schiavizza i lavoratori nel nome di un illecito e smisurato profitto.

È arrivato il momento di dire basta a tutto ciò.

USB chiede che si chiuda con gli appalti e si provveda ad un percorso di sollecita internalizzazione di tutti i dipendenti.

Non ci sono più scuse da accampare, occorre cambiare pagina; l’impresa deve assumersi fino in fondo la responsabilità di fare pulizia, tagliando in primis il meccanismo dell’infiltrazione malavitosa gestendo direttamente i dipendenti.

USB lo chiede con forza e con forza agirà con tutti gli strumenti sindacali e giuridici per realizzare questo fine.

Distinti saluti

USB Lavoro Privato settore Logistica

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