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Il mondo della scuola è tornato in piazza, per formare un mondo diverso

La manifestazione del mondo della scuola che ha attraversato Roma Sabato 12 ottobre, nelle stesse ore in cui decine di migliaia di persone sfilavano per la Palestina e contro la guerra, ha segnato il ritorno sulla scena politica e sindacale del mondo del precariato scolastico come soggetto auto-organizzato.

Era da tempo che non c’era un moto di orgoglio della categoria e della sua parte più vessata, ed è per questo che abbiamo spinto, sostenuto e accolto in pieno le istanze che il movimento Esp (educazione senza prezzo) ha rimesso al centro della scena: la stabilizzazione dei precari, la questione salariale, il problema del classismo e della svendita alle mercato dell’istruzione pubblica.
Su tutto questo torneremo con valutazioni più approfondite e con ipotesi più precise per capire come  si possa proseguire su questa strada, a partire dall’assemblea di domenica mattina a Roma.
Intanto salutiamo questa giornata di lotta e mobilitazione, insieme al pezzo più combattivo e organizzato del mondo studentesco, OSA e Cambiare Rotta, che ha dato a tutte e tutti respiro, speranza e spinta per rilanciare le nostre lotte per un’istruzione pubblica che si riprenda i sapere e la sua funzione emancipatrice e che sia un luogo di lavoro stabile e non precario per centinaia di migliaia di giovani (e meno giovani) docenti che vogliono semplicemente insegnare ed essere immessi in ruolo con meccanismi chiari, trasparenti e che non comportino costi esosi .

Formiamo un mondo diversoè per noi un progetto politico e una prospettiva chiara e necessaria.

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