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Poste Italiane: una petizione chiede la stabilizzazione dei precari, un atto di giustizia!

L’Associazione Precari in Rete ha lanciato una petizione sulla stabilizzazione dei precari.

Poste Italiane, l’azienda responsabile del servizio postale nazionale, assume ogni anno circa 13 mila lavoratori precari, destinati alle mansioni di portalettere e addetti allo smistamento. Si tratta soprattutto di giovani, impiegati con contratti a tempo determinato di breve durata, estendibili fino a dodici mesi.

Per ambire alla stabilizzazione, è necessario lavorare almeno sei mesi, iscriversi a una graduatoria basata sull’anzianità di servizio e sperare di rientrare nel limitato numero di posti disponibili, con il rischio di essere superati da nuovi candidati.

Tuttavia, l’azienda sceglie di alimentare la precarietà, assumendo sistematicamente nuovo personale a termine, allungando le graduatorie, e di conseguenza riducendo le possibilità di un contratto a tempo indeterminato, che rimane un’illusione per la maggior parte dei precari.

Questa politica di flessibilità, orientata al profitto, spesso porta i più vulnerabili ad accettare condizioni sfavorevoli, come lavorare oltre l’orario senza retribuzione, pur di non perdere il posto. Una situazione che, oltre a danneggiare i diretti interessati, compromette la qualità del servizio e crea disagi per i cittadini.

Chiediamo la stabilizzazione di tali lavoratori per un principio di equità e giustizia. Se condividi l’importanza di tutelare il diritto a un lavoro stabile e dignitoso per i dipendenti di Poste Italiane e per le giovani generazioni, firma e diffondi questa petizione.

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