Un delegato dell’USB dell’aeroporto di Montichiari, vicino Brescia, è stato raggiunto da una contestazione disciplinare da parte dell’azienda presso la quale lavora da più di vent’anni, per aver divulgato la notizia di aereo con a bordo missili previsto per lo scorso 25 giugno.
La diffusione della notizia aveva portato ad uno sciopero ed un presidio sindacale contro il traffico di armi nell’aeroporto lombardo.

La GDA Handling il 9 luglio scorso ha inviato una nuova contestazione a Luigi Borrelli, delegato USB, eletto nella RSU dell’azienda e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, accusandolo di rendere note informazioni riservate e di aver raccontato del clima di repressione che sta subendo da tempo da parte dell’azienda.
Luigi Borrelli risulta essere stato già sanzionato più volte dalla stessa azienda con multe e giorni di sospensione e sempre con la stessa motivazione legata alla movimentazione di materiale bellico.
Al delegato sindacale viene anche contestato di aver pubblicamente rivendicato il rifiuto di movimentare le armi durante un Convegno promosso da USB e dal Centro Giuridico Abdel Salam – Ceing lo scorso 11 giugno, convocato proprio per discutere delle tutele giuridiche di lavoratori e delegati che si rifiutino di collaborare ad attività connesse con la guerra.
L’utilizzo di aeroporti civili per movimentare le armi è quindi una notizia che non va divulgata e i lavoratori non dovrebbero opporsi a questo coinvolgimento coatto in operazioni di guerra: questo è il chiaro segnale intimidatorio che arriva a Luigi Borrelli e a chi vuole opporsi al trasporto delle armi.
La vicenda del traffico di armi all’aeroporto di Montichiari e delle conseguenti proteste sindacali, è stata anche al centro di un duro contenzioso nelle settimane scorse tra il sindacato Usb e la Commissione di Garanzia sugli scioperi.
Il 24 giugno USB veniva infatti informata dai propri delegati che era previsto per il giorno dopo un carico di missili all’aeroporto civile di Brescia Montichiari. Il sindacato aveva dichiarato subito lo sciopero a copertura dei lavoratori e lavoratrici che non intendevano partecipare al carico di questo materiale bellico.

Con una sorprendente tempestività il 25 giugno alle ore 8.24, la Commissione di garanzia, scriveva un’indicazione immediata chiedendo all’Usb la revoca dello sciopero perché – con una interpretazione del tutto singolare e malposta – il traffico di armamenti sarebbe da ritenersi alla pari di un “servizio essenziale”.
L’USB, affiancata dal Centro di Iniziativa Giuridica Abd El Salam CEING, ha risposto a questo diktat con una contestazione formale diretta alla Commissione, ai Presidenti di Camera e Senato, alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, al Ministero dei Trasporti e al Prefetto di Brescia, contestando integralmente i contenuti dell’indicazione.
A Brescia intanto in solidarietà con Luigi Borrelli per giovedi 17 luglio alle 16.30 è stata convocata una manifestazione in piazza Paolo VI. “Lottare contro la guerra e il genocidio è dovere di ogni sindacato. Bloccare il trasporto delle armi è legittimo” – afferma l’Usb in un comunicato – “Noi non lavoriamo per a guerra!
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Daniel MARTIN
unItà di tutti lavoratori con i loro sindacati.
non all’ECONOMIA DI GUERRA..
DM.