Secondo l’osservatorio, la Regione con più morti è la Lombardia con 41 decessi, seguita da Emilia Romagna (40), Toscana (30), Veneto 24, Campania (23) e Piemonte (20). Per incidenza di vittime rispetto alla popolazione lavorativa – si tratta quindi della misurazione del rischio effettivo – è l’Abruzzo a guidare la triste classifica con un indice di 34,4 contro una media nazionale pari a 13,5.
La principale causa di morte registrata dall’Osservatorio è quella provocata da una caduta dall’alto (22,7%), tipica morte dei lavoratori impegnati nei cantieri edilizi, seguita dal ribaltamento di un veicolo/mezzo in movimento (22,1%), tragedia questa tipica dell’agricoltura; al terzo posto lo schiacciamento dovuto alla caduta di oggetti pesanti dall’alto (17,5%). Ancora in agricoltura il maggior numero di vittime con 37,8 per cento del totale; nel settore delle costruzioni è deceduto il 24,8% dei lavoratori.
Disaggregando i dati si scopre che i lavoratori morti sul lavoro e registrati sono il 12,9% del totale. I romeni i più numerosi. Infine le fasce d’età: più colpite quelle che vanno dai 45 ai 54 anni (77 vittime), quella dei 35 – 44enni (63 morti), degli ultrasessantacinquenni (62). Rispetto alla popolazione lavorativa, l’indice di incidenza più preoccupante è proprio quello degli ‘over 65’ (165); segue il 21,9 della fascia 55-64 e il 12,3 dei 45-54.
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