Nessun ferito grave ma tanta paura e un forte ‘allarme’ sicurezza: se succedesse in galleria?
Ieri sera, intorno alle 23,30 un incendio ha devastato alcune carrozze dell’Intercity 522, Napoli- Sestri Levante.
L’incendio – le cui cause sono in corso di accertamento – propagato dalla penultima vettura, è avvenuto durante la marcia tra le stazioni di Pisa e Viareggio, nei pressi di Migliarino.
Da segnalare che alcuni mesi or sono sulla stessa linea si verificò un principio di incendio, appiccato da anonimi, che fu spento nella fase iniziale con gli estintori di bordo perché rilevato immediatamente da alcuni viaggiatori e non ebbe nessuna conseguenza grave se non danni ad alcuni sedili in un compartimento.
Secondo le prime informazioni non ci sono state conseguenze gravi per i 120 viaggiatori presenti mentre uno di esssi è rimasto ferito a una mano dal vetro di un finestrino, rotto per uscire più velocemente dal vagone.
Ripercussioni anche sulla Via Aurelia che in quel tratto affianca la linea ferroviaria, circostanza che ha facilitato i soccorsi.
Il treno Intercity 522, Napoli-Sestri Levante, pur avendo cambiato nome (allora si chiamava 546) è lo stesso treno che la sera del 29 giugno 2009, rischiò di entrare nell’infermo di fiamme della stazione di Viareggio. Fu invece fermato tempestivamente dal capostazione di Viareggio alle porte della stazione subito dopo il deragliamento del treno merci carico di GPL che causò la strage di cinque anni fa.
L’incidente, avvenuto fortunatamente in una zona aperta e facilmente raggiungibile, avrebbe assunto dimensioni ben diverse se l’incendio si fosse sviluppato nel tratto successivo dove la linea atrraversa le lunghe e strette gallerie delle Cinque Terre.
Un’occasione per riflettere sulle misure di prevenzione e sicurezza antincendio presenti sui treni, sui materiali utilizzati (tappezzerie, arredi, ecc) e sull’organizzazione dei soccorsi.
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