il 30 marzo alla sede INL con gli ispettori INPS e INAIL
Mercoledì 30 marzo, a partire dalle ore 10, la USB sarà in presidio con gli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL davanti alla sede dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro a Roma, in piazza della Repubblica 59.
La protesta nasce dalla decisione dell’INL di coinvolgere gli ispettori degli enti nell’attività ispettiva su sicurezza e salute affidata all’Ispettorato dal DL 146/2021 e in precedenza svolta esclusivamente da tecnici della prevenzione del Servizio Sanitario Nazionale. La norma di legge prevede che l’INL assolva ai compiti assegnati utilizzando proprio personale, mentre l’Ispettorato, con la Circolare n. 4 del 9 dicembre 2021, ha esteso tali attività anche agli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL previa partecipazione ad apposito corso formativo.
Anche i tecnici della prevenzione nelle scorse settimane hanno interessato il vertice del loro albo professionale per protestare contro il DL 146/2021 che, affidando a personale non specializzato funzioni in precedenza svolte esclusivamente da operatori sanitari in possesso del diploma universitario abilitante, finisce per svilire la professionalità degli addetti ai controlli su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, depotenziando l’intervento nelle aziende.
Il DL 146/2021 sembra un intervento legislativo più di facciata che di sostanza, deciso probabilmente per rispondere allo sconcerto dell’opinione pubblica per il susseguirsi delle morti di lavoro, ma piuttosto debole sul piano operativo. A cosa serve verificare se l’azienda ha presentato il documento di valutazione dei rischi se non se ne controllano i contenuti? Chi esaminerà le misure di prevenzione e protezione?
Non è ampliando i compiti degli attuali ispettori, indipendentemente dalle loro funzioni istituzionali e dalla loro professionalità, che si rafforzeranno le misure di controllo sulle aziende: serve l’immissione di nuovo personale in tutti i corpi ispettivi, compresi quelli di INPS e INAIL, cancellando il ruolo ad esaurimento e restituendo agli enti la possibilità di assumere nuovi ispettori di vigilanza. Le specificità delle funzioni devono essere valorizzate e non svilite in un appiattimento professionale e funzionale.
USB ha chiesto un incontro al direttore dell’Ispettorato ed è pronta, se necessario, anche a promuovere più incisive forme di protesta compreso il ricorso allo sciopero.
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