In questo momento gli agricoltori sono la categoria con più vittime sui luoghi di lavoro con il 28,6%. Sono cominciate al nord le stragi in questa categoria, morti che aumentano dopo un periodo persistente di maltempo. Il Trentino Alto Adige è la regione più a rischio in questo periodo
Dall’ inizio dell’ anno al 19 giugno del 2011 ci sono stati 290 morti per infortuni sui luoghi di lavoro, ma si arriva a contarne 568 se si aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere. Erano 237 sui luoghi di lavoro il 19 giugno del 2010 l’ aumento è del 18,6% .
L’ agricoltura con 83 registra il 28,9 % delle vittime. Gli agricoltori, come tutti gli anni, muoiono per la maggioranza in tarda età schiacciati da trattori senza protezione che si ribaltano travolgendoli. Sono già 46 dall’ inizio dell’ anno le vittime del trattore killer che uccide più soldati occidentali nelle guerre in Libia e Afghanistan.
L’ edilizia ha già avuto dall’ inizio dell’ anno 80 vittime sui luoghi di lavoro, il 28%% sul totale. Le morti in edilizia sono dovute soprattutto a cadute dall’ alto.
L’ industria ha già avuto 28 morti con 10,4%, l’ autotrasporto 24 con il 8,8%.
Gli stranieri morti sono stati 38 con il 13% sul totale. I romeni sono un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro tra gli stranieri.
Le regioni in testa a questa triste classifica sono la Lombardia con 37 vittime sui luoghi di lavoro (provincia di Milano e di Brescia 10 vittime: la provincia di Brescia è stata l’ anno scorso con 21 morti la prima in Italia per numero di morti sui luoghi di lavoro assieme a quella di Bolzano), la Sicilia 24 (provincia di Catania 5), l’ Emilia Romagna 23 (Provincia di Bologna 6).
Nonostante la terribile tragedia della Thyssen e dopo un calo costante delle vittime che si registrava da quel tragico evento, anche la provincia di Torino ha già 8 morti e il Piemonte 22.
Anche la provincia di Chieti ha già 7 morti; Roma e Napoli 6. Savona, L’ Aquila e Ragusa 5.
Alcune regioni stanno avendo un andamento pessimo, altre sembrano avere imboccato un trend positivo.
All’ inizio di aprile avevamo scritto che ci sarebbero state molte morti in edilizia e in agricoltura nel centro-nord, purtroppo le previsioni, supportate dalle analisi del materiale raccolto negli anni passati, hanno confermato quanto avevamo scritto: la situazione è ancora più drammatica di come l’ avevamo prospettata.
Ci sono in aprile 45 morti sui luoghi di lavoro. In maggio 51 morti.
Moltissimi morti sono dovuti alle condizioni climatiche, soprattutto per le categorie che svolgono i lavori all’ aperto quali l’ edilizia, l’ agricoltura, la manutenzione stradale, l’ autotrasporto ecc. Per queste categorie con un po’ di buona volontà da parte di tutti è possibile riuscire ad incidere sul fenomeno con la prevenzione ed allarmando le categorie quando ci sono maggiori rischi.
E’ già possibile sapere con alcuni giorni d’ anticipo quando potrebbe esserci un aumento delle vittime per questa tipologia di lavoratori ed è per questo che siamo a segnalarvi un blog di Meteoreologia (http://www.prevenzionemeteo.blogspot.com/) che con la nostra collaborazione fa previsioni del tempo mirate alla prevenzione dei gravi infortuni sul lavoro dei lavoratori che operano all’ aperto quali agricoltori, edili, autotrasportatori, agenti di commercio, ecc. e anche per tutti i lavoratori in itinere che spesso risentano di turni pesanti e in orari dove si dovrebbe dormire.
I grafici elaborati col materiale raccolto nel corso di questi 4 anni e le condizioni del tempo danno una situazione abbastanza chiara e attendibile. Il blog oltre le previsioni del tempo segnala quali sono le province più a rischio, situazioni che si verificano in particolari condizioni climatiche.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa