Nel 2001 Francesco Colucci era il Questore di Genova, proprio quando la trappola organizzata dal governo di centrosinistra e gestita da quello di destra portò la città all’attenzione del mondo. Per la morte di Carlo Giuliani, per le torture alla Diaz e a Bolzaneto, per le prove fabbricate da alcuni membri delle forze di polizia, per le botte e i pestaggi contro i manifestanti inermi.
A distanza di 11 anni la magistratura italiana continua a giudicare alcuni dei responsabili di quegli episodi, che aprirono una stagione repressiva mai conclusasi e che anzi nell’attualità sembra moltiplicare il “modello Genova” su tutto il territorio nazionale e contro tutte le vertenze, le proteste, le opposizioni radicali.
Il pm Enrico Zucca aveva chiesto tre anni di reclusione e l’esclusione delle attenuanti generiche. Ma alla fine il giudice Massimo Deplano ha deciso per una condanna a due anni e otto mesi di reclusione per l’ex questore che per proteggere l’ex capo della polizia Gianni de Gennaro, uno dei ‘protagonisti’ della ‘macelleria messicana’ di Genova, raccontò una versione edulcorata quando non evidentemente artefatta di quanto accadde durante la sanguinosa irruzione notturna nella scuola che fungeva in quei giorni da mediacenter. Quasi 100 i manifestanti arrestati, 60 quelli feriti dalla violenza cieca degli agenti, alcuni in modo molto grave.
Ascoltato come testimone durante il procedimento per le torture alla Diaz contro medi attivisti e manifestanti inermi, nel 2007 Colucci avrebbe mentito, anche in merito al ruolo che ebbe nella vicenda Roberto Sgalla, all’epoca responsabili delle relazioni del Ministero degli Interni con la stampa e presente al momento dell’irruzione nella Polizia nella scuola su indicazione di De Gennaro. Colucci disse addirittura al magistrato che il responsabile dell’operazione alla Diaz era Lorenzo Murgolo, il che fu presto smentito da numerosissimi testimoni.
Il paradosso della condanna di oggi è che Colucci viene condannato per aver tentato di coprire le responsabilità, ben maggiori, di De Gennaro. Che nel frattempo però è diventato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Segreti grazie alla promozione accordatagli da Mario Monti. E che, a lungo imputato insieme all’ex capo della Digos di Genova, Spartaco Mortola, per istigazione alla falsa testimonianza nei confronti di Colucci, è stato assolto in Cassazione. Insomma un sottoposto di De Gennaro è stato condannato per una falsa testimonianza mirante a coprire il suo capo, mentre il suo capo è stato assolto e addirittura promosso. Colucci quindi avrebbe mentito di sua iniziativa rischiando posto, carriera e libertà per non si sa bene quale tornaconto.
Assai improbabile secondo la logica ma non per la giustizia addomesticata.
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