Tre dei quattro agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi dovranno scontare sei mesi di carcere. Lo ha stabilito il tribunale dei sorveglianza di Bologna, da giorni riunito in camera di consiglio. Per il quarto poliziotto condannato, la sentenza arriverà tra circa un mese perché l’udienza è stata rinviata per un difetto di notifica. Il tribunale di sorveglianza ha quindi respinto la richiesta di affidamento ai servizi sociali e ai domiciliari da parte della difesa di Paolo Forlani, Luca Pollastri e Monica Segatto. I tre agenti, assieme al collega Enzo Pontani, sono condannati per eccesso colposo nell’omicidio di Aldrovandi, il giovane morto nel 2005 a Ferrara, dopo essere stato fermato all’alba dalla polizia per un controllo. Gli agenti erano stati condannati a 3 anni e 6 mesi, ma per effetto dell’indulto ne dovranno trascorrere in prigione soltanto 6. Ma comunque il giudice Francesco Maisto ha respinto le istanze dei legali degli agenti che avevano chiesto misure alternative al carcere, come l’affidamento ai servizi sociali o in subordine gli arresti domiciliari. Nella decisione ha sicuramente pesato la mancanza assoluta di pentimento da parte dei condannati.
“Non possiamo dire di essere contenti, ma siamo molto soddisfatti: é l’obiettivo che ci eravamo preposti ed é sicuramente un bel segnale per l’immagine stessa delle istituzioni”. Questo il commento a caldo di Lino Aldrovandi, padre di Federico, sulla decisione del Tribunale di Bologna di confermare il carcere per gli agenti condannati per l’omicidio del giovane ferrarese in seguito al pestaggio inflittogli dai poliziotti. La sentenza di oggi che ha respinto la richiesta dei legali degli agenti finalizzata all’ottenimento di misure alternativa al carcere, “é un altro tassello verso la giustizia – ha proseguito il padre della vittima – ma manca ancora l’ultimo: quello dell’espulsione dal corpo di persone che hanno commesso dei reati e non hanno saputo gestire la divisa che indossano”. I genitori di Federico chiedono, infatti, da anni un provvedimento anche disciplinare per l’espulsione dei 4 agenti dalla Polizia. ”Ora spero che li licenzino dalla polizia. Questo paese non li merita” ha detto Patrizia Moretti, la mamma di Federico, che poi ha aggiunto: “”Credo che il carcere sia una cosa giusta. Chi ha ucciso una persona merita la pena maggiore”.
“E’ l’atto finale di un lungo percorso che non poteva avere, secondo giustizia, meta diversa” è stato invece il commento di Fabio Anselmo, l’avvocato difensore della famiglia Aldrovandi.
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