Nell’omicidio di Davide Bifolco da parte di un carabinere il proiettile è entrato dal petto ed è uscito dalla schiena. L’autopsia condotta sul cadavere del 17enne ha chiario anche che il colpo è stato esploso da brevissima distanza (non più di un metro e mezzo). Lo ha reso noto il legale dei familiari della vittima, avvocato Fabio Anselmo; che ha anche precisato che su queste conclusioni i consulenti di tutte le parti in causa si son trovati d’accordo.
Intanto ieri pomeriggio – in attesa dell’apertura della camera ardente – c’è stato un altro corteo per ricordare Davide e contestare i metodi e l’atteggiamento abituale delle “forze dell’ordine” nel quartiere teatro dell’omicidio.
“Davide è sempre presente” e “Davide uno di noi” sono stati gli slogan che gli abitanti del quartiere hanno intonato in memoria del ragazzo.
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