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Il “picco del petrolio” ora ha una data

 

 

 

Cnn, 17 giugno 2011

La domanda di petrolio supererà l’offerta

Aaron Smith

Nuove fonti di petrolio e gas naturale – in gran parte dagli Stati Uniti e il resto delle Americhe – espanderanno le forniture nei prossimi cinque anni, ma la crescita della domanda – in particolare dalla Cina – ,secondo un rapporto pubblicato giovedi, sarà superiore.

L’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) stima che la crescita della capacità dell’offerta di petrolio potrebbe crescere media di 1,1 milioni di barili al giorno da qui al 2016 “perché l’aumento dei prezzi renderà convenienti nuove forniture.”

L’AIE ritiene che il greggio convenzionale possa rappresentare meno del 40% della nuova offerta, mentre la maggior parte proverrà da gas naturale, biocarburanti e petrolio non convenzionali. Gran parte del nuovo gas naturale proverrà dagli Stati Uniti, uno dei maggiori produttori del mondo.

Nuove fonti petrolio verranno fuori da diverse nazioni dell’emisfero occidentale, tra cui Brasile, Canada e Colombia. Altri paesi menzionati nel rapporto sono Iraq, Emirati Arabi Uniti, Angola e Kazakhstan.

Ma l’agenzia stima anche che la crescita della domanda supererà quella dell’offerta, anche se di poco. L’organizzazione ha detto che la crescita annua della domanda di petrolio potrebbe crescere in media di 1,2 milioni di barili al giorno, da qui al 2016.

Secondo l’agenzia, la maggior parte della domanda supplementare – circa il 95% – dovrebbe venire dalla Cina e altri paesi asiatici e del Medio Oriente.

 

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Allo stesso tempo, il consumo di gas naturale è destinato a crescere del 2,4% all’anno da qui al 2016, e la Cina sarà responsabile di circa un terzo dell’aumento globale della domanda, ha detto l’organizzazione.

“Il commercio globale di gas si espande rapidamente mentre un numero più alto di paesi diventa importatore di gas”, spiega il rapporto. “Il gas naturale si aggiunge a petrolio, minerale di ferro e molte altre materie prime nel paniere di merci fondamentali in cui la fonte sempre più dominante della domanda è la Cina”.

I prezzi del petrolio sono scesi al livello più basso da quattro mesi, perché i timori internazionali sulla possibilità di un default greco (e quindi di un rallentamento globale dell’economia) ha fatto abbassare i prezzi delle materie prime e le scorte.

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