Menu

L’Italia sulla giostra, Piazza Affari crolla subito, poi recupera

Alla chiusura l’Ftse Mib a +1,18 % dopo essere sceso fino a -4,7%.

ore 11.20. In questo clima appare quasi come un successo il fatto che si sia potuta svolgere l’asta per i Bot che doveva piazzarne per 6,75 miliardi di euro. In deciso aumento però i rendimenti, saliti al 3,67% dal 2,147% precedente. Al limite del temporaneo miracolo Unicredit passa in territorio positivo a Piazza Affari. Il titolo guadagna lo 2,95% a 1,18 euro.

Anche per questo la Borsa dimeza le perdite in poche decine di minuti: al momento lascia sul terreno l’1,3% a 18.052 punti, mentre l’All Share cede l’1,43% (si era arrivati al 4,7%!).

ore 11. Segna un ennesimo record lo spread tra il Btp e il corrispettivo bund tedesco. Il differenziale di rendimento sale a 347 punti e per la prima volta dal 1997 il rendimento del Btp sfonda la soglia del 6% al 6,02%.

ore 10.15 Euro in sofferenza sui mercati valutari. La moneta unica scivola sotto 1,39 dollari a 1,3864 dollari.

Anche Generali sospesa a Piazza Affari per eccesso di ribasso. Il titolo del Leone cede il 6,53% teorico a 12,2 euro. La Borsa perde ora il 4,7%

Interessante sapere cosa pensano i mitici “piccoli investitori”. Li è andati  cercare l’Ansa, ch riportiamo:

I piccoli azionisti? Ininfluenti per i destini della Borsa. È questo, in sintesi, il giudizio dei milanesi intervistati oggi davanti ad alcune banche sugli scossoni che stanno facendo tremare Piazza Affari. «Il mercato – dice Arturo, operatore del mondo finanziario – è ormai in mano ai ‘professional’ e agli speculatori che stanno aspettando l’approvazione e l’esito di una finanziaria d’urto. I piccoli azionisti? In gran parte non sono consapevoli di quanto sta accadendo». «E poi – aggiunge un suo collega – è da un pezzo che i piccoli azionisti non fanno più mercato». In ogni caso, concordano un pò tutti, i facili guadagni di una volta sono diventati un miraggio per chi si divertiva a ‘giocare in Borsà. «I piccoli investitori chiaramente stanno perdendo tanti soldi – afferma Giulio, 48 anni – e sfuma ogni possibilità per chi aveva intenzione di mettere via qualche guadagno». «Sono preoccupato per le poche azioni che ho», dice Lorenzo, che affronta l’afa milanese in giacca e cravatta e che comunque non perde il sorriso di fronte alle perdite in Borsa. «Il ruolo dei piccolo investitori – aggiunge – è nullo, penso sia tutta colpa dei grandi investitori e delle grandi banche». «La Borsa su e giù? È sempre stato così», si consola Ferdinando, impiegato di 42 anni. «Forse adesso ci sono più speculatori di prima, che evidentemente stanno approfittando della situazione. I piccoli azionisti, tranne quelli che si raggruppano in associazioni per avere più forza, non hanno alcun ruolo nelle vicende di Piazza Affari». Chi ha i capelli più bianchi sembra avere meno dubbi e meno aspettative. «Faremo la fine della Grecia, glielo dico io» dice Franco, pensionato che delinea un futuro a tinte fosche. «Non è vero – aggiunge – che la crisi è finita, ci hanno raccontato un sacco di bugie. La verità, secondo me, è che stiamo entrando ora nella fase più difficile. E per noi pensionati sarà ancora più dura». Alcuni dirigenti di filiali di banche, interpellati, preferiscono invece tacere. «Parli con chi è più in alto di me, io non sono autorizzato a rilasciare interviste», si schermisce Massimo. E comunque sono pochi gli operatori del settore che intendono esporsi. Il futuro è troppo incerto per avere voglia di parlare.

 

Nonostante le severe misure di austerità adottate dal governo greco, il «buco nero» nel bilancio continua ad allargarsi ed ha raggiunto i 4.53 miliardi di euro per il primo semestre 2011. Secondo i dati provvisori, il deficit del bilancio del governo centrale, per il periodo gennaio-giugno 2011, ha toccato i 12.781 miliardi di euro contro i 10.374 previsti e i 9.997 miliardi di euro dello stesso periodo del 2010. Gli introiti, per lo stesso periodo, si sono ridotti di 3,051 miliardi di euro. In particolare i proventi netti del bilancio ordinario dello Stato sono 21.814 miliardi di euro, ridottisi dell’8,3% rispetto al corrispondente periodo del 2010, mentre secondo gli obiettivi prefissati avrebbero dovuto aumentare del 5,4%. Secondo il ministero delle Finanze, il calo degli introiti è dovuto soprattutto ad una recessione superiore a quella prevista durante la stesura del bilancio e sarà affrontato, per il secondo trimestre dell’anno, con l’incasso degli introiti fiscali previsti dal Programma Economico a medio Termine, 2011-2015. Ambienti economici anche governativi, però, temono che le misure aggiuntive di 6,7 miliardi di euro previste dal Programma non saranno sufficienti di coprire il «buco nero» del bilancio e ridurre il deficit al 7,6% del Pil per il 2011. In questo caso sarebbero necessarie nuove misure economiche entro la fine dell’anno.

Cinque casse di risparmio spagnole e un istituto di credito rischiano di essere bocciate agli stress test che l’Unione europea sta effettuando per verificare la solidità patrimoniale in situazioni di difficoltà. Lo scrive il quotidiano Abc senza rivelare quali banche siano interessate. I risultati degli stress test sono attesi per il 15 luglio.

ore 9.30 Unicredit in forte ribasso a Piazza Affari in avvio di giornata. Il titolo di Piazza Cordusio a mezz’ora dall’inizio delle negoziazioni cede il 6,85% a 1,072 euro. Sospesa dalle negoziazioni Banca p$opolare Milano che a mezz’ora dall’avvio di giornata lascia sul terreno il 4,53.

Avvio in netto calo per la Borsa di Parigi. L’indice Cac 40 perde l’1,74% a 3.742,20 punti. Forte calo dei titoli bancari francesi sulla borsa di Parigi. Bnp Paribas perde il 4,40%, Soc Gen perde il 3,01% e Credit Agricole il 2,00%.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *