Menu

“Nessuno muore se esce dall’euro”

Un default della Grecia e l’uscita dalla moneta unica avrebbero conseguenze pesantissime sul Paese e sull’eurozona spiegano alcuni economisti. Innanzitutto scatterebbe una corsa agli sportelli bancari ellenici, il governo sarebbe quindi costretto a bloccare i conti correnti per evitare la fuga di capitali dal Paese. La nuova dracma potrebbe subire una svalutazione fino al 40-50% con relativa impennata dell’inflazione mentre i prestiti in euro schizzerebbero alle stelle. In praticala Grecia e i greci non avrebbero più potere d’acquisto per anni a venire, spiegano gli economisti di cui sopra. Che però si dimenticano di contabilizzare quant’è il potere d’acquisto perso in questi ultimi 3 anni a causa dei continui tagli ai salari – passati da 1300-1400 euro agli attuali 700 – e alle pensioni.

E comunque l’Unione Europea si sta preparando al default della Grecia. Almeno è quanto afferma la Commissaria Europea  Neelie Kroes. «Non muore nessuno se un Paese esce dalla zona euro». In un’intervista al quotidiano  De Volkskrant, la Kroes ha detto che “continuiamo a ripetere sempre che se lasciamo uscire un Paese dall’Euro, tutta la struttura dell’Eurozona affonda, ma non è vero”. Secondo la commissaria, la Grecia non sta dimostrando “sufficiente volontà”. In una dichiarazione resa al quotidiano Kathimerini, Il rappresentante del Fmi Thomsen ha ribadito cosa vuole la troika: “ci deve essere garantito che chiunque sia al potere dopo le elezioni si atterrà agli obiettivi e ai principi di base dell’accordo”. Di fatto il commissariamento che propone la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Con le misure concordate (si fa per dire) dal governo di Atene e i rappresentanti della cosiddetta troika i sacrifici ricadranno ancora una volta sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati. Che abbia ragione la Commissaria Europea Kroes? Nessuno muore se si esce dalla moneta unica, mentre sicuramente il popolo greco viene dissanguato per rimanere nella Eurozona.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *