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Le banche manipolavano il Libor: patteggiamenti invece di sanzioni “pesanti”

Per gli incredibili meccanismi “istituzionali”, infatti, la determinazione di questi due tassi di interesse “base” di molte transazioni (per il cliente finale il più noto è l’Euribor, perché si applica anche ai mutui per la casa) era affidata ad alcuni istituti di credito privati, tra cui l’inglese Barclays.
La notizia è data dal Financial Times, secondo il quale le autorità europee vogliono aumentare la pressione sulle banche affinché patteggino. E già questo dice molto: non si persegue infatti una punizione esemplare di queste banche, masi esercita un minimo di “pressione” per convincerle quantomeno a “patteggiare” (con relativo forte sconto sulle sanzioni monetarie, le uniche che preoccupano davvero i banchieri).
La commissione europea ha ampliato il raggio d’azione delle indagini in corso, estendendolo oltre ai ai tassi per lo yen e l’euro agli swap in franchi svizzeri.
”La commissione può imporre una multa massima pari al 10% dei ricavi di una società per ognuno dei cartelli” per determinare il tasso di riferimento ”in cui e’ implicata. Una banca implicata in tutti e tre i casi” di manipolazione ”può trovarsi a far fronte a una multa pari al 30% dei ricavi tolati”.
Il commissario europeo alla concorrenza, Jopaquin Almunia, metterà in guardia nelle prossime ore le banche: si tratterà di un avvertimento per mostrare la determinazione a perseguire lo scandalo. Ma Bruxelles – secondo il Financial Times – sta già informalmente valutando il potenziale per i patteggiamenti.
A Roma si dice “vogliono finirla a tarallucci e vino”. Sia mai detto che si debbano disturbare i banchieri…

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