Nel 2012 l’Italia è il Paese dove lo stress finanziario ha avuto le conseguenze maggiori: è quanto si legge nel rapporto di Bruxelles sull’occupazione. “Lo stress economico ha avuto ripercussioni in Bulgaria, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia, Spagna e soprattutto Italia, dove é salita al 15% la popolazione in difficoltà economica”.
“In seguito a crescita debole o negativa cala la produttività in Ue e l’Italia ha fatto registrare di gran lunga il suo calo più accentuato: -2,8% nell’ultimo trimestre 2012, dopo il calo ancora più forte del 3% del precedente trimestre”: lo scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sull’occupazione nei paesi europei.
L’Italia è il Paese, tra quelli più grandi d’Europa, dove la disoccupazione nell’ultimo trimestre 2012 ha subito l’accelerazione più marcata rispetto al trimestre precedente (+0,5%), seguono Polonia (+0,3%), Spagna (+0,1%) e Francia (+0.1%).
Silenzio assoluto, per il momento, sul “contributo” dato dalle politiche imposte dala Troika, e dunque anche – o forse in primo luogo – dalla Ue stessa. Ma si sa, sulle cause meglio soprassedere…
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