La crisi non mai uguale per tutti. Specie per quelli che vi dicono ogni giorno “siamo tutti nella stessa barca” mentre voi remate e loro scrutano l’orizzonte.
Così, in Italia e nel mondo, i ricchi aumentano in numero e dimensioni delle proprie sostanze, esattamente come aumentano i poveri e si abbassa il loro reddito medio. Il 18° report sulla ricchezza nel mondo, realizzato da Capgemini e RBC Wealth Management, due società che parlano ai ricchi, presentano dati – solo per loro – molto soddisfacenti: in un anno di quanti possiedono ricchezze finanziarie sopra il milione di dollari è cresciuta di quasi quasi due milioni di individui (+15%), incrementando così il totale globale intorno ai 14milioni di individui. Il totale della ricchezza da loro posseduta ammonta a 52,6 trilioni di dollari (+14% anno su anno). Il rapporto sottolinea anche uno spostameto deciso del baricentro della ricchezza verso l’Asia. Il numero di ricchi presenti nell’area Asia-Pacifico è ormai molto vicino a quello dell’area nordamericana: meno di 10.000 individui. Naturalmente il discorso cambia per quanto riguarda la dimensione dei patrimoni, ancora largamente più grandi nel “vecchio” Occidente capitalistico.
Anche i Italia, ovviamente, i ricchi se la passano bene. Sono infatti aumentati del +15,6%. Più della media europea, nonostante questo paese sia ormai diventato un deserto industriale (-25% la capacità produttiva, dal 2008 ad oggi). Ma grazie alla finanza i riccastri di casa nostra – comuque con più di un milione di dollari in banca – sono diventati 203.200.
Inutile augurar loro malattie fulminanti oppure lunghe e dolorose. Meglio attrezzarsi per animare il conflitto sociale. L’unica cosa che temono…
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