Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha relazionato sulla spesa del personale negli enti locali. Nel documento si analizza l’andamento della consistenza numerica delle spese per il personale delle Regioni a statuto ordinario e speciale, comprese le Province autonome, e degli Enti locali (Province e Comuni) per l’esercizio 2013. L’analisi non comprende gli organismi partecipati, che non sono soggetti all’obbligo di redazione del conto annuale (lo saranno dal 2014, se inclusi nell’elenco annuale ISTAT). Analizziamo ora un po di dati.
L’intero comparto delle amministrazioni locali, occupa, complessivamente, circa 533.000 unità, distribuite tra personale dirigente, segretari comunali/provinciali e direttori generali, personale con qualifica non dirigenziale (appartenente alle c.d. categorie o con contratto di lavoro flessibile), con una spesa totale del comparto enti locali che ammonta a circa 15 miliardi di euro (di cui 2,8 per le Regioni, 1,5 per le Province e 10,9 per i Comuni), con esclusione della spesa relativa ai contratti di lavoro flessibile.
La spesa media per ogni dipendente regionale ammonta a 34.870 euro, a fronte dei 27.922 dei comunali e 28.156, ai dipendenti provinciali.
Ma il dato interessante è quello della spesa media per il personale dirigente che è di 89.748 euro nelle Regioni, 85.075 nei Comuni e 97.444 nelle Province. Non solo. Emblematico è anche il rapporto di incidenza tra il numero dei dipendenti e quello dei dirigenti. Nelle Regioni l’incidenza è di un dirigente ogni 14 unità di personale, nei Comuni è di 1 ogni 67 e nelle Province di 1 ogni 53, con significative variazioni da Regione a Regione.
Gli effetti delle misure di contenimento delle dinamiche occupazionali e retributive hanno ottenuto una diminuzione della spesa totale complessiva del 5,52% nei comuni, e un decremento della spesa totale del 7,54%. nelle Province. Più articolata appare la situazione nelle Regioni ove, a livello nazionale, a fronte di una riduzione delle unità annue pari a 2,54 % nel triennio 2011/2013, si assiste ad un aumento della spesa totale dell’ 1,39%.
L’analisi di questi dati non fa altro che confermare quello che l’Unione Sindacale di Base ha sempre denunciato e cioè che per il contenimento della spesa pubblica nelle amministrazioni locali, il problema non erano le Province ed i suoi lavoratori ma altri Enti, in particolare le regioni, dove lo spreco alligna nel rapporto che vede 1 dirigente ogni 14 unità di personale ed una spesa media di 34.870 euro ad unità.
Si conferma così che il problema degli sperperi proviene dagli stessi che invocano i tagli sulle retribuzioni e i costi… degli altri: i dirigenti.
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