Certo, se con un bilancio della BCE gonfiato fino a quasi 5000 mld di euro è bastato appena interrompere ulteriori nuovi acquisti per ritrovarsi con l’Inflazione che di nuovo torna sul pavimento, le maggiori economie europee di nuovo in territorio negativo, rivolte sociali sulle piazze e nell’urna bisogna iniziare ad entrare nell’ordine di idee che l’Euro è il più grande fiasco del secolo (come peraltro inglesi e americani hanno sempre sostenuto). Una moneta mal congegnata e una banca centrale con una governance cervellotica.
A cui aggiungere l’aggravante che è impossibile fare l’unica cosa che realmente servirebbe; muovere la leva fiscale totalmente imbullonata a causa dei folli parametri di Maastricht.
A questo punto non rimane che attendere l’uscita della Gran Bretagna dall’UE e le decisioni di Trump in materia di import/export EU-USA, tenendo ben presente l’eventualità che in caso di decisioni infauste la moneta unica potrebbe non sopravvivere.
Deve essere comunque chiaro che la responsabilità della possibile catastrofe non è da imputare né a populisti né a paesi dissipatori o presunti tali. Ma alla follia della Germania stessa. Qualunque sia la motivazione che li ha spunti a tenere politiche economiche totalmente sballate:
– Forse dietro le politiche fiscali restrittive c’era davvero la volontà di potenza di piegare i paesi europei usando lo strumento della fame al posto delle divisioni corazzate;
– Forse vi era la volontà di tenere svalutato l’Euro (favorendo l’export tedesco) a spese della recessione perenne dei paesi deboli;
– Forse vi era l’impossibilità di muovere la leva fiscale per paura dell’opinione pubblica tedesca nutrita per trenta anni con la retorica – questa si populista – dei paesi mediterranei dissipatori e fannulloni;
Qualunque sia la motivazione credo che i teorici di politica economica avranno imparato una lezione solenne: la Leva Monetaria è inefficace se si tiene la Leva Fiscale bloccata.
Prepariamoci comunque al peggio.
P.s. Qui il video in cui questa affermazione viene fatta anche dall’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio. Non uno stinco di santo, ma certamente uno che ne sa qualcosa.
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